domenica 23 novembre 2008

Mostra su Giulio Cesare al chiostro del BramanteInsomma, difficile non sentirsi fieri e invidiosi dopo un incontro così col grande Giulio. Fieri perché qualcosa di Roma scorre attraverso i millenni e ti lascia ancora stupito di quanto grande fosse il passato repubblicano e imperiale e di quanto ancora se ne respiri l'atmosfera nelle pieghe della città, lontano dagli odierni luoghi del potere, immersi tra cammini e monumenti che sono in effetti capaci di resistere al tempo. Invidiosi perché Cesare è la quintessenza dell'unicità, colui che ha modellato il mondo da quasi tutti i punti di vista: le conquiste militari, la riforma del calendario, la normativa per il traffico, i commentari, le opere, il diritto, l'urbanistica... Impossibile non essere schiacciato da una simile forza vitale. Un genio inarrivabile. D'altronde il fatto che i grandi del mondo continuino a farsi chiamare come lui (kaiser, czar...) qualcosa vorrà pure dire! Bella mostra, articolata, con oggetti e opere d'arte non ovvie, rare a vedersi e di fattura squisita. Mi chiedo, in polemica minore, perché solo in Italia ci si ostini a richiedere l'accredito per i giornalisti: in tutto il resto del mondo civile la tessera è sufficiente, da noi se non ti manda qualcuno anche in biglietteria nulla da fare

sabato 15 novembre 2008

Agente 007 - Una cascata di diamantiLa "puntata" peggiore della serie, finora. L'opera di ri-visione delle storie di James Bond prosegue indefessa e stavolta trova, nonostante tutto, buoni spunti. Mi sembra un episodio di transizione, tra l'impostazione classica dei precedenti e la strada imboccata in seguito e che ha portato all'ultimo Casinò Royale e al Quantum of Solace appena uscito. La spettacolarizzazione, tuttavia, è maldestra, tanto da sembrare una caricatura di se stessa: la coppia di cattivi alla Krup e Vandemar è patetica, i movimenti scoordinati, le battute - forse mal tradotte - surreali. La Bond girl, invece, è notevole: Jill St John, già molto più sexy della norma del tempo. E questo credo sia uno dei punti forti del film: la Las Vegas dove poche macchine mettono in scena l'anticipazione di uno dei must del cinema d'azione, l'inseguimento rocambolesco nel traffico, è la stessa città di CSI e mille altre storie, eppure sembra un altro pianeta! Stesso discorso per la grandiosità dell'aeroporto di LA e per tutte le rappresentazioni magiche della Tecnologia che costellano le avventure del buon James Bond. Qui si dà a vedere il fascino ingenuo del Progresso, il suo essere smisurato che non può che culminare nello spazio e nella minaccia ogni volta definitiva. Solo dopo arriveranno le storie piccole. In questo tempo ancora benedetto dall'incoscienza, l'eroe ha soltanto una possibilità: salvare l'intero genere umano.
Jill St John nel film

martedì 11 novembre 2008

Leggo sull'Espresso, dalla penna di Edmondo Berselli, in morte della satira: "In realtà altro che ridere. Guardate le facce nei bar la mattina, la fatica di estrarre cinque euro dalle tasche. Siamo più poveri, meschini, impauriti. Non ci resta che piangere". E io, che in questi giorni mi sento quasi benestante, sono costretto a pensare: o sono un irresponsabile o qualche cosa l'ho capita
Joy

domenica 9 novembre 2008

Wall-E
Ogni volta mi dico che i creatori (non i creativi) della Pixar e delle altre grandi firme dell'animazione sono arrivati all'ultimo traguardo, che più di così non si può fare. E ogni volta devo ricredermi. Quest'oggettino qui sopra è assolutamente adorabile! Non sono solo l'espressione da cocker, la forma o i suoni che emette a renderlo tale, ma il campionario geniale di movimenti, espressioni e atteggiamenti che i creatori di cui sopra sono riusciti a dotarlo. Volendo menzionare l'intelligenza emotiva, gli autori della Pixar hanno appena dato prova di una capacità di comprensione umana ed empatia di altissima caratura. Quando il piccoletto non sa come affrontare l'improvviso black-out della sua amata, la porta a guardare il tramonto tirandosela dietro con un filo acceso di luci di Natale. Non c'è un dettaglio nella scena che non sia perfetto, dai riflessi colorati di quei piccoli miracoli che riescono a donare un'aria di festa al panorama più squallido alle tenerezze imbarazzate di Wall-E, che non è abituato alla compagnia e tanto meno all'amore. Sul registro dell'amore e dello squallore la commozione sfuma rapidamente in una rabbia sorda, perché lo stato del pianeta - e poi lo stato dei sopravvissuti - è insopportabile. Tanto più perché attraverso la fiction filtra una verosimiglianza di fondo che alla fine ti spingerebbe a spintonare urlando la folla che ancora gira per le Porte di Roma alle nove di sera. Come al solito, l'idea che un film tanto tenero possa essere il racconto di un futuro prossimo e insensato viene rapidamente metabolizzata e resa inoffensiva e quegli obesi distratti e inutili su un'astronave sono ben altro da noi, cartoni animati fatti benissimo, per carità, ma sempre cartoni animati!

giovedì 6 novembre 2008

TourMusicFestDopo 45 anni sono di ritorno da una serata passata al Piper  in occasione della manifestazione qui accanto, TourMusicFest, a proposito della quale mi corre l'obbligo di scrivere qualche riga. Inizierei con le note negative: la prima che mi viene in mente sono i conduttori dell'evento, Francesco Giardina e Orsetta Borghero, che addito al pubblico ludibrio mediatico perché non avendo più a disposizione la pubblica gogna non posso tirar loro pomodori marci e altre simili ricercatezze. Due disastri! Mancanza di ritmo, battute da trivio, presenza scenica nulla, in altre parole un'apparizione inspiegabile a meno che non fossero finiti i fondi. La comunicazione non verbale della giuria, poi, lasciava intuire interrogativi esistenziali sul perché della loro partecipazione alla kermesse nel venerando locale, interrogativi sostenuti e rafforzati dalla qualità della performance di parecchi degli artisti convenuti. In particolare Luca Pitteri sembrava in balia di fantasie suicide. Detto questo, però, alcuni artisti meritavano Segnalo in particolare i DamaDelizia, vincitori della categoria Original Bands con Ti rincontrerò, e Jacopo Ratini, vincitore della categoria Cantautori con StudiareLavoroPensione e poi muoio, titolo che già la dice lunga sullo stile e l'ironia. Due dei pochi che non erano immediatamente riconducibili a esempi più fortunati come Negramaro o Vinicio Capossela o addirittura il peggior Cecchetto di Gioca Jouer *sigh* Altra scoperta notevole la vincitrice dell'anno scorso, Eleonora Giudizi, che un anno di affinamento tra le mani dei guru della produzione ha reso una performer di classe. Non mi baci mai senz'altro la cosa migliore sentita in serata. Concludo menzionando anche MikiRoller (Michele Fierè) che, con Imparare a respirare, si sarebbe meritato l'ex aequo per la categoria Cantautori.
Eleonora Giudizi

mercoledì 5 novembre 2008

Obama President Elected
Non è tanto la gioia per un nuovo futuro che si schiude - quei 45 qui sotto hanno insegnato parecchie cosette - quanto il fatto che sia possibile sperare che accada, nonostante tutto. Nonostante la coscienza delle aspettative "inumane" che Obama si ritrova sulle spalle in una congiuntura disastrosa. Nonostante un certo cinismo e disincanto. Va dato atto agli USA di riuscire a tirar fuori dal cilindro conigli che noi ci sogniamo. They can, we could have... E allora un colossale "in bocca al lupo!" a un uomo che è comunque già nella storia, un augurio in parte egoista in parte ingenuo di riuscire a stupirci di nuovo

martedì 4 novembre 2008

Mignottocrazia e pari opportunità

Mai e poi mai mi sarei aspettato di linkare qualcosa che avesse a che fare con Guzzanti padre, ma - come diceva la vecchia - se ne impara una al giorno e la noia non è di queste parti Mi sembra strano che babbo Paolo si sia riscosso per via degli attriti tra la ministra delle Pari Opportunità (???) e sua figlia, finora aveva manifestato semmai indifferenza o fastidio per le iniziative dei pargoli. Che si tratti di Alzheimer benigno?

Not A Beauty Queen