lunedì 19 gennaio 2009

ObamaArriva Obama

Stupore tra i commentatori televisivi per la dimensione mondiale dell'attesa per l'evento Cos'è, hanno bisogno di un grafico per capire che il mondo è disperato e in cerca di un Salvatore? A seconda del carattere, si potrebbe commentare alla latina mala tempora currunt o, insieme a Mao, che viviamo davvero in tempi interessanti...

sabato 17 gennaio 2009

Leggo su L'espresso 51/2008, a p. 187:

Per chi ama la vita all'aria aperta il trekking è l'ideale. L'escursionismo può essere praticato  nei boschi, nei parchi o in montagna e si è ormai imposto come sport di tendenza, perché è sano e si concilia con la filosofia del benessere. Ma attenzione: anche qui lo stile è un imperativo categorico...

Comincio a venire di moda un po' troppo spesso. Mi chiedo stavolta dove ho sbagliato. E soprattutto se sia il caso di rimanere abbonato a L'espresso, viste le idiozie che scrive

Verso Santiago

domenica 11 gennaio 2009

Black on Grey - Rothko
Ci sono corrispondenze che non capiamo, ma che sono lì, che ci aspettano. Ed è regolarmente come ritrovare un vecchio amico, uno di quelli che non vedi spesso, ma quando lo rincontri sembra non sia passato neanche un giorno. Piano piano ti abitui, anche se un vago senso di meraviglia resta, sullo sfondo. Così non mi sono stupito più di tanto scoprendo che a Londra c'era una mostra su Rothko, uno dei miei artisti preferiti. I viandanti affezionati ad Aforismatica ricorderanno forse che l'anno scorso ci fu una personale a Roma alla quale dedicai il primo (e unico, finora) post audio del blog. Stavolta ero alla Tate Modern (che tra l'altro mi ha impressionato per l'architettura, ma molto meno per la qualità delle collezioni) e si parlava dell'ultimo periodo: la monumentalità dei Seagram Murals, i Black on Black e la serie finale dei Black on Grey. Nove sale molto intense, acchiappate alle sette di sera di sabato 3 gennaio, con pochissima gente contro le folle di qualche mattina prima; un'audio/video guida bellissima ed esauriente, con poesie ispirate all'arte di Rothko recitate dagli autori, interviste al curatore e ad altri personaggi importanti, altre immagini a supporto e la bellezza silenziosa di queste grandi tele. Mai come con Rothko la sensazione di reciprocità è viva: tu guardi quella composizione apparentemente semplice e lei ti osserva, ti valuta, si gode il tuo spettacolo. In molti dei Murals, e al massimo grado nei Black on Black, guardare e vedere non coincidono. L'affiorare del senso sta nelle pennellate quasi invisibili, nell'arte manuale dell'artista che ha miscelato materie diverse per ottenere un effetto infinitesimo, il guizzo del miracolo, l'enigma del sapere circondato dal mistero e dalla tenebra. Certo le riproduzioni che trovate qui sono poca cosa, la riprova che la questione dell'aura Benjamin l'aveva toppata in pieno Davanti ai Muri di luce o ai Murals o agli struggenti Black on Grey è l'unicum del gesto pittorico che sovrasta o accoglie. La forza del colore fatto cosa e pensiero al tempo stesso. L'energia della contemplazione e della ricerca incessante che sono lì e vibrano e offrono panorami sempre diversi a chi ha gli occhi giusti.
Seagram Mural - Red on Maroon

martedì 6 gennaio 2009

We will rock youBuon anno! Forse un tantino fuori fase, ma auguro ai viandanti che sia cominciato come il mio. E speriamo in gruppo che continui così Una settimana a Londra, della quale mi accingo a dare brevemente conto qui e che, come accade sempre, è passata a razzo, pur avendo dato una ricca messe di spunti. Inizio da quello qui accanto, un jukebox musical in scena da sette anni al Dominion Theatre di Tottenham Court ispirato alle canzoni dei Queen - che, si sarà capito, adoro. Per questo temo di non essere un buon critico: sono state due ore abbondanti di divertimento con un tocco di stupore, per l'atmosfera, le capacità dei performer, l'affetto condiviso dagli spettatori per il vecchio Freddie. Ottime musiche, suonate live da strumentisti di classe e curate dagli stessi Queen e una storia a supporto costruita con intelligenza, ricca di battute e riferimenti al mondo del cinema e del rock. La versione finale di Bohemian Rhapsody era assolutamente da brivido. Devo ammettere che ogniPitch black volta che mi capita di vedere spettacoli simili provo una punta di invidia per coloro che vi partecipano: trovarsi su quel palco dev'essere un'esperienza indimenticabile, saper cantare così dal vivo idem... Vabbè, sarà per un'altra vita A parte questo momento topico, il vagabondare al gelo ci ha spinto spesso a restare caldi a casetta nelle notti inglesi, dove tra cene luculliane ad opera di una piccola chef di talento - ciao Simo! - e chiacchiere da frequentazione trentennale ci sono scappati anche un paio di film. Una era in effetti una seconda visione: Pitch black, col roccioso Vin Diesel già visto in XXX e probabilmente in qualche altra occasione. Film horror-fantascientifico che ha cmq un suo perché, una buona tensione narrativa e personaggi piacevoli. Se solo si capisse per quale diavolo di motivo si ostinano ad andarsene in giro in una notte brulicante di mostri...  L'altro temo non siaPathfinder stato all'altezza. Trattasi di Pathfinder, stupidaggine gotico-fantasy con vichinghi cattivoni armati fino ai denti e dotati di elmi immensamente improbabili, decisi a sterminare una popolazione di indiani americani inetti, la cui unica fortuna sta nell'aver adottato, anni prima, un giovane vichingo degenere. Almeno questa è l'opinione dei criminali assetati di sangue che lui riesce a sconfiggere profittando della loro idiozia. Niente che valga la pena di vedere in condizioni diverse da quelle descritte *lol*
L'ingresso del Dominion Theatre con la statua a Freddie Mercury