lunedì 15 luglio 2013

The Lone Ranger - Luigi Ghirri

In effetti non c'è molto da dire. The Lone Ranger mi è piaciuto, ma in certi casi sono piuttosto acritico, soprattutto davanti a un Johnny Depp che ritrova una recitazione minimalista fatta di microespressioni, variazioni sul filo dell'impercettibile eppure potenti, gesti calibrati ad arte, che sebbene al servizio di una storia da botteghino la rendono qualcosa di più. Forse, come accade molto spesso ultimamente, ce la saremmo cavata altrettanto bene, se non meglio, con una mezz'ora di film in meno. Pare però che in un tempo quantitativo la qualità non si riesca a concepire se non in confezioni extralarge, per cui le opzioni sono scarse: o si accetta la cosa con filosofia, in attesa di un risveglio collettivo dall'idiozia; o ci si rifugia in eremi d'autore, che non è detto vadano esenti dagli stessi problemi; o si dismette il cinema tout court. A guardarlo con occhi adeguati, però, il cinema conserva una sua magia nonostante. Nonostante le richieste dei produttori, la sbornia degli effetti speciali, le battute che non possono non esserci eccetera eccetera.


E' quasi sempre questione di sguardo, a dire il vero. Uno che ne era assolutamente convinto è Luigi Ghirri, maestro fotografo cui il MAXXI dedica una mostra articolata in tre parti: Icone, Paesaggi, Architetture, dall'eloquente titolo Pensare per immagini (fino al 27 ottobre prossimo). Una bella esperienza, casuale come la gran parte di quello che mi capita ultimamente, di incontro con un altro viandante che credeva fermamente nella possibilità di rieducare gli occhi alla meraviglia, a una ginnastica di scoperta e di incanto sempre meno praticata, con esiti tristemente evidenti. Il Catalogo di elementi architettonici ritratti e ribaditi nella falsamente piatta ripetizione delle periferie è forse un filo troppo concettuale, ma di grande efficacia nell'affermare l'inganno dello stereotipo, la beffa della produzione in serie, in ultima istanza l'illusione del controllo e della routine. E altri scatti lasciano senza fiato.