Una cosa che mi chiedo - e che non ha a che fare specificamente con questo film - è: quale perverso processo comunicativo spinge gestori, produttori e tutti quanti sono collegati in qualche modo al ciclo produttivo del cinema a scassare i cabasisi ai pochi spettatori paganti con spot contro la pirateria in dvd? A dire: possibile che tu debba colpevolizzare quei quattro che ancora pagano il biglietto - e che quindi sono i meno sospetti di ricorrere alla suddetta pirateria - visto che gli altri non li raggiungi? Coll'ottimo risultato di far pensare agli astanti "beh, la prossima volta quasi quasi vado contro la legge anch'io, ekkekka**o!".
A parte queste ariose considerazioni, Scoop vale decisamente la pena: il Woody Allen che preferisco, fresco, istrionico, forse meno graffiante del solito, ma autore/attore di battute di raro equilibrio e vocabolario magnifico. Affiancato dalla solita - ahimé - Scarlett Johansson, altra zucchina con licenza di sedurre, parafrasando una non troppo velata critica allo sfortunato successore di Sean Connery nel ruolo di James Bond e dall'ottimo Hugh Jackman, senza le basette da Wolverine, stavolta nei panni di un enigmatico lord inglese. Due ore di entertainment di gran classe, scenari fiabeschi e l'andamento leggero della commedia migliore. Inevitabile il rimando - sebbene in chiave minore - ad altri gioielli come La rosa purpurea del Cairo e La maledizione dello scorpione di Giada.
Tolga il quasi quasi, uno pirata un dvd e con il software ci toglie anche quelle idiozie contro la pirateria, almeno ti godi il film in pace...
RispondiEliminaE poi se mi fai pagà meno il cinema io ci vado, altrimenti caxxi tuoi e della tua economia, l'avete voluta la bicicletta... o pedalate.