Prima di tutto vorrei ringraziare chi di competenza per non essere nato pinguino imperatore! Capisco che questa storia si può interpretare come un inno alla Vita indomita e incurante delle difficoltà contro le quali si erge, ma qui si esagera, poveri cuccioli! Mesi di fila senza mangiare, in piedi contro tormente feroci e con un uovo in equilibrio precario sui piedi: mi sembra ci siano gli estremi per una condanna per crudeltà mentale
Al di là della peculiarità della routine vitale degli splendidi animali - che ricordano uno scaldabagno, ma molto più dignitoso - il documentario è notevole, non solo per l'interesse etologico, ma anche per le mire estetiche: attenzione al particolare, montaggio e colonna sonora si compongono in un'opera piacevole e magnetica. Divertente come sempre Fiorello, stavolta nella veste di narratore, anche se l'antropomorfizzazione degli animali mi lascia sempre più perplesso e insofferente.
Sulla capacità di adattamento alle avverse condizioni ambientali, per quanto estreme, ci sarebbe da estendere alla umana progenie e spiegarci come mai non siamo in piazza con torce e forconi a cambiare governo...
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