sabato 7 novembre 2009
Sono state un paio di settimane piuttosto affrettate, alle quali si è aggiunto anche un inatteso cambiamento di PC, così riesco a recensire Uomini che odiano le donne solo ora, pur avendolo visto giovedì scorso (8 giorni fa :) Film interessante e piuttosto inatteso anche lui, con un ritmo moderato eppure capace di costruire suspence, con una storia rivista - mi dicono, non avendo io ancora letto il libro - che però scorre e permette allo spettatore ignaro di godersi trama e intreccio. Ho l'impressione che nei registi svedesi si nasconda sempre un po' di Bergman (non me ne vogliano i puristi *lol*): qualche scena del rapporto tra Michael Nyqvist e Noomi Rapace ricorda i lunghi silenzi intensi, sul filo mai strappato della perdita di ritmo, del lontano maestro. Eppure c'è anche dell'altro: violenza, sadismo, pericolo affrontati senza veli artistici o forse meglio senza orpelli. Un po' come l'Herzog di qualche tempo fa. Nel complesso quindi una buona visione, un'escursione virtuale nelle lande svedesi che sembrano la resa spaziale dei famosi silenzi e una ricerca buffamente urgente - l'unica nota che ho sentito stonata: dopo 37 anni devi convocare uno il pomeriggio di Natale? Detto questo, tuttavia, aspetto con piacere di vedere la seconda puntata
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