domenica 21 febbraio 2010
L'idea di andare al cinema ieri sera si è rivelata doppiamente ispirata: i posti per Amabili resti erano esauriti e sono finito a vedere Tra le nuvole, film che mi stuzzicava parecchio e, col senno di poi, a ragione; mi sono risparmiato il rischio di capitare sulla finale di Sanremo che, col senno di poi, si sarebbe rivelata un'esperienza traumatica Noto solo che se, da un lato, si boccia Nino D'Angelo perché non si capisce il testo (come se fossimo tutti anglofoni e apprezzassimo la musica straniera con cognizione di causa), dall'altro pur capendo i testi si vota quello che diventa poi il vincitore... Oltre a luoghi e laghi, c'erano anche Lego, Luger e loghi che, per fortuna, sono sfuggiti al paroliere *sigh* Cmq, il film merita una lettura più complessa di quella che potrei darne in questo blog, per cui rimando chi fosse molto interessato a un futuro post su Ciottoli Dico intanto che merita decisamente, che George è gran bravo anche se esagera un tantino a sorrisetti e che si presta alla perfezione a uno dei miei imminenti cicli di lezioni. L'ottica è mutevole, la condanna implicita e mai didattica e Ryan Bingham un personaggio spesso, contraddittoriale e, contro ogni logica, simpatico. L'amore per il volo è molto più che incidentale e la sua filosofia di vita - lo zaino - pericolosamente vicina a suggestioni zen. Per sbrogliare tutti i fili occorrerà lasciar decantare a sufficienza.
sabato 20 febbraio 2010
Berlusconi: "Corruzione, governo unito. Le inchieste? Non mi preoccupano"
Le battute non dovrebbero far ridere?
Le battute non dovrebbero far ridere?
Ho l'impressione che la difficoltà di trovare un'immagine di Carla Bruni in concerto - e la complementare facilità di trovarne che illustrano doviziosamente le sue doti fisiche - abbia in parte a che fare col primo mio pregiudizio del quale voglio parlare oggi. Raramente mi sono annoiato tanto quanto ascoltando qualche canzone della Carlà italo-francese, che rientra quindi tra i fenomeni per me inspiegabili dell'industria musicale, accanto ad esempio a Jovanotti e Tiromancino Detto questo, però, sono molto meglio disposto nei suoi confronti da quando è comparsa di sponda in un pezzo che a rigor di logica - e pregiudizio - non avrei dovuto neanche ascoltare. Credo immaginiate di cosa e chi sto parlando: Sanremo, Meno male di Simone Cristicchi *lol* Devo riconoscerlo: il Cristicchi non mi stava granché simpatico, con un po' di spontaneo snobismo intellettualoide avevo deciso che fosse un altro di quelli che sfrutta il "messaggio" a fini solo commerciali, insomma un altro figlio di Sanremo, tipo Povia ma meglio (non che ci voglia molto, risiamo tra le inspiegabilità assolute!). Invece era tanto che non ridevo così di gusto per una canzone e per una performance, del tutto inattesa visto il contesto. Eggià, a Sanremo, manifestazione che prima evitavo puntigliosamente e ultimamente mi capita di incrociare, senza accalorarmi ma anche senza troppi sarcasmi preventivi. E devo dire che quest'anno ci sono anche delle canzoni notevoli. Che probabilmente non vinceranno, visti gli esiti dei recuperi di cui siamo debitori al famigerato "pubblico da casa", ma che permettono un certo ottimismo per le sorti dell'italico bel canto. Per cronaca, fosse stato per me il vincitore sarebbe stato senza alcun dubbio Nino D'Angelo!
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sabato 13 febbraio 2010
La difesa fragile del Grande Capo che sapeva tutto
Che tristezza, un altro che quando c'è da rilasciare dichiarazioni fa tutto lui, quando c'è da assumersi una qualche responsabilità non sa nulla. Delle due l'una: o mente o è incapace. In un paese normale si tratterebbe di un dilemma con un'unica soluzione che si sarebbe dovuto risolvere una decina d'anni fa...
Che tristezza, un altro che quando c'è da rilasciare dichiarazioni fa tutto lui, quando c'è da assumersi una qualche responsabilità non sa nulla. Delle due l'una: o mente o è incapace. In un paese normale si tratterebbe di un dilemma con un'unica soluzione che si sarebbe dovuto risolvere una decina d'anni fa...
Ripresa, l'allarme di Bankitalia "Tasso di crescita ai minimi europei"
Strano, con la direzione magistrale del Premier e del suo fido Colbert dell'economia e per di più in una crisi della quale fino all'altroieri si diceva che fosse "semplicemente" psicologica...
Strano, con la direzione magistrale del Premier e del suo fido Colbert dell'economia e per di più in una crisi della quale fino all'altroieri si diceva che fosse "semplicemente" psicologica...
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