domenica 9 maggio 2010
Itaca per l'occasione si chiama Scanzano Ionico, pronunciato con marcata cadenza locale, e allo stesso modo lascia abbastanza il tempo che trova. Nella fattispecie un bel ritardo, a sancire la prevalenza dei ritmi interiori sulle scadenze imposte dal mondo della struttura. Un pellegrinaggio scandito da musiche eccellenti, denso di pathos nel senso migliore del termine: operazione di cuore e non di mercato, concepita probabilmente con lo stesso spirito della traversata basilicatese - tra l'altro, che posti! - ossia io devo e voglio farlo, del resto chissene... Mi ha restituito l'atmosfera del cammino: quali che ne siano i luoghi e la destinazione, l'aria e l'intensità, la distanza dal mondo sono le stesse. Da vedere, oh sì!
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