Che poi ti dici "sì, vabbè, mica puoi andare in giro sempre con la macchina al collo!" E che poi invece capiti a vedere la mostra di Steve McCurry Sud-Est e non sei mica più tanto sicuro... Non sono solo le foto, è anche l'allestimento ad essere notevolissimo, con un'ottima illuminazione e prospettive impreviste che si aprono a ogni passo. Occhi che ti fissano da volti interrogativi, fieri, distrutti; fughe infernali di vapori e fiamme e gioia di bimbi. E colori! Colori talmente vivi da farsi materia nonostante la filtratura dell'immagine e del medium stesso. Che sanno risvegliare la voglia del viaggio perfino contro l'eterna tritatura del turismo d'accatto e ti fanno interrogare: "Basta la macchina al collo o è piuttosto questione di apertura, di capacità di meraviglia?" Credo sia più conquista dell'attimo che sapere tecnico, anche se questo è uno dei rari casi in cui la differenza si scevera con difficoltà. Impensabile non vederla.
giovedì 24 giugno 2010
Che poi ti dici "sì, vabbè, mica puoi andare in giro sempre con la macchina al collo!" E che poi invece capiti a vedere la mostra di Steve McCurry Sud-Est e non sei mica più tanto sicuro... Non sono solo le foto, è anche l'allestimento ad essere notevolissimo, con un'ottima illuminazione e prospettive impreviste che si aprono a ogni passo. Occhi che ti fissano da volti interrogativi, fieri, distrutti; fughe infernali di vapori e fiamme e gioia di bimbi. E colori! Colori talmente vivi da farsi materia nonostante la filtratura dell'immagine e del medium stesso. Che sanno risvegliare la voglia del viaggio perfino contro l'eterna tritatura del turismo d'accatto e ti fanno interrogare: "Basta la macchina al collo o è piuttosto questione di apertura, di capacità di meraviglia?" Credo sia più conquista dell'attimo che sapere tecnico, anche se questo è uno dei rari casi in cui la differenza si scevera con difficoltà. Impensabile non vederla.
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