Perché un popolo che danza è un popolo che avanza!
Negrita, Muoviti
"Un indiano delle pianure o un indigeno della Nuova Guinea trasportato nel mezzo di Manhattan, all'ora in cui le folle si riversano per strada per il «lunch break» [...] resterebbe scioccato dai semafori, dalle automobili e dalla quasi completa sostituzione degli alberi e dell'erba con un ambiente costruito. Lasciando da parte lo shock tecnologico [...] sarebbero però soprattutto le dimensioni della folla in mezzo a cui si trova a suscitare il suo stupore [...] Nella sua esperienza una folla, una così grande quantità di persone, è il materiale primario per una festa e una così larga folla rende la possibilità di una festa molto più impressionante di quanto lui abbia mai potuto immaginare"
B. Ehrenreich, cit. in F. La Cecla, Contro l'architettura, Torino, Bollati Boringhieri, 2008, p. 115
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