The Following
Povero Poe! O forse mi sbaglio e sarebbe lusingato da tanta attenzione, anche se piuttosto malata. Comunque l'immaginario del tempo è pieno di uomini neri dalle connotazioni più diverse: non morti brutti (zombie) anche se ultimamente perfino amabili; non morti fichissimi (vampiri, in Twilight addirittura scintillini :) e ne so qualcosa; incroci assortiti tra uomo e bestia (mannari di ogni forma ed estrazione); e infine uomini cattivi d'ogni risma. E' piuttosto evidente che l'evacuazione del male da parte della razionalità sta facendo fare gli straordinari a tutto il resto, con risultati interessanti e preoccupanti al tempo stesso. Che i creatori di trame abbiano intuito il fascino del tema non significa che il suo sfruttamento onnipresente abbia solo a che fare con gli incassi, come ci raccontiamo spesso; vuol dire piuttosto che c'è un vuoto vasto e spaventoso, un abisso al cuore della modernità, che qualcuno o qualcosa deve riempire. Da questo punto di vista The Following - che parte ufficialmente domani, per cui per una volta sono in anticipo, roba da veri giornalisti lol - opera su diversi piani. Offre una variante originale - e non è facile! - dell'inflazionata figura del serial killer, uomo nero per eccellenza e manco a dirlo oggetto di fanatismi incomprensibili ai più, andando a esplorare proprio questo fascinum, antico termine latino dai significati oscuri e numinosi: l'attrazione malata, come dice la nostra cultura che di malattie se ne intende, per figure carismatiche ed eccentriche, che a volte sconfina nel culto. "Non usiamo quella parola," dice un'agente dell'FBI, rivelando la strategia principe che si usa da qualche decennio a questa parte: se non lo dico, non lo nomino, non esiste. A farci caso era esattamente la strategia che doveva tenere a bada Voldemort e guardate com'è andata! L'argomentazione che segue è però lucida: se la gente è vuota, occorre qualcuno che sappia riempirla, di sogni, emozioni, brividi e siccome, a forza di stigmatizzarle, tutte queste cose vengono percepite come malvagie non possono che essere appannaggio dei feroci, degli assassini, degli uomini neri. Non c'è che dire, proprio un bel risultato...
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Una sola chiosa, en passant: gli uomini vuoti non ci diventano per caso e non basta solo l'evacuazione di tutto ciò che non è razionale; occorre anche una disattenzione lunga e dolorosa per l'intero versante interiore, la trasformazione della cultura in una serva dell'economia, nel lavoro come nel marketing, l'abiura all'umanità come tratto programmatico di una visione del mondo. Orsù, continuiamo a preoccuparci di affari e finanza, gli uomini neri hanno quasi vinto.
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