Che meraviglia! A volte è bello poter usare un termine senza pensare di stargli facendo un torto, usarlo contro le voci della ragione che dicono che è sprecato, che in fin dei conti etc. etc. E questo è uno di quei casi. Dopo tutto, è una serata che aspettavo da trent'anni, da quando mi feci regalare per Natale Hotel California e Frampton Comes Alive!, Natale del '76, qualche epoca fa... Tra i miei ricordi preferiti di quell'altro tempo, ci sono le fantasticherie sulla
domenica 28 maggio 2006
Che meraviglia! A volte è bello poter usare un termine senza pensare di stargli facendo un torto, usarlo contro le voci della ragione che dicono che è sprecato, che in fin dei conti etc. etc. E questo è uno di quei casi. Dopo tutto, è una serata che aspettavo da trent'anni, da quando mi feci regalare per Natale Hotel California e Frampton Comes Alive!, Natale del '76, qualche epoca fa... Tra i miei ricordi preferiti di quell'altro tempo, ci sono le fantasticherie sulla
mercoledì 24 maggio 2006
lunedì 22 maggio 2006
Lasciai il magazzino alle otto del mattino. Non credo nelle otto del mattino. Però esistono. Le otto del mattino sono l'incontrovertibile prova della presenza del male nel mondo.
Nel caso non ve ne foste accorti.
A. Masterson, Gli ultimi giorni. L'apocrifo di Joe Panther, Venezia, Marsilio, 2002, p. 112.
Nel caso non ve ne foste accorti.
A. Masterson, Gli ultimi giorni. L'apocrifo di Joe Panther, Venezia, Marsilio, 2002, p. 112.
lunedì 15 maggio 2006
In guisa di chiosa a quanto scritto stanotte a proposito de La città incantata:
Quanto più si è sviluppata la conoscenza scientifica, tanto più il mondo si è disumanizzato. L'uomo si sente isolato nel cosmo, poiché non è più inserito nella natura e ha perduto la sua "identità inconscia" emotiva con i fenomeni naturali. Questi, a loro volta, hanno perduto a poco a poco le loro implicazioni simboliche. Il tuono non è più la voce di una divinità irata, né il fulmine il suo dardo vendicatore. I fiumi non sono più dimora di spiriti, né gli alberi il principio vitale dell'uomo, né il serpente l'incarnazione della saggezza o l'antro incavato nella montagna il ricetto di un grande demonio. Nessuna voce giunge più all'uomo da pietre, piante o animali, né l'uomo si rivolge a essi sicuro di venire ascoltato. Il suo contatto con la natura è perduto, e con esso è venuta meno la profonda energia emotiva che questo contatto simbolico sprigionava.
C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, Milano, Mondadori, 1984, p. 100.
Quanto più si è sviluppata la conoscenza scientifica, tanto più il mondo si è disumanizzato. L'uomo si sente isolato nel cosmo, poiché non è più inserito nella natura e ha perduto la sua "identità inconscia" emotiva con i fenomeni naturali. Questi, a loro volta, hanno perduto a poco a poco le loro implicazioni simboliche. Il tuono non è più la voce di una divinità irata, né il fulmine il suo dardo vendicatore. I fiumi non sono più dimora di spiriti, né gli alberi il principio vitale dell'uomo, né il serpente l'incarnazione della saggezza o l'antro incavato nella montagna il ricetto di un grande demonio. Nessuna voce giunge più all'uomo da pietre, piante o animali, né l'uomo si rivolge a essi sicuro di venire ascoltato. Il suo contatto con la natura è perduto, e con esso è venuta meno la profonda energia emotiva che questo contatto simbolico sprigionava.
C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, Milano, Mondadori, 1984, p. 100.
domenica 14 maggio 2006
Akira Kurosawa diceva del creatore, Hayao Miyazaki: "Talvolta lo paragonano a me. Mi dispiace per lui perché lo abbassano di livello". Momenti d'immensità cui si assiste sempre meno di frequente, ma opere come questa almeno tengono viva la speranza!
sabato 13 maggio 2006
E così Amsterdam è venuta a Roma e mi dà lo spunto per cominciare
a parlare dei viaggi in Olanda e delle varie cose ivi viste e vissute. Si tratta in primis di un innamoramento che dura. Come scrivevo nel mio diario di viaggio (Moleskin di prammatica
), ero andato in Olanda a cercare Rembrandt e Van Gogh e ho trovato Vermeer. Ed è stato un colpo di fulmine! Ancora oggi se ripenso alla Ragazza dall'orecchino di perla ho i brividi, ci passerei davanti a pane e acqua quindici giorni, come il buon Vincent avrebbe fatto con La sposa ebrea di Rembrandt. Immaginate quindi se potevo perdermi la breve trasferta de La lettera d'amore in terra romana, scambio con il Giuditta e Oloferne di Caravaggio, rivisto a fine aprile al Van Gogh Museum in una splendida mostra dedicata al nostro in confronto con
Rembrandt... Che dire, un delirio di pittura
Consiglio a tutti una visita alla risorta Galleria nazionale d'Arte Antica a palazzo Barberini, che conta nella collezione stabile El Greco, Raffaello, Caravaggio e altri maestri perturbanti e appunto, tanto per non perdere l'abitudine, che nonostante Benjamin per me la vera opera d'arte resta irriproducibile. Se qualcuno riuscirà a confrontare l'originale con questa pallida copia non potrà che arrendersi all'evidenza: credo fermamente, con Simmel e Gadamer, che parte dello spirito dell'artista entri nell'opera e le doni un fulgore, un esserci, del tutto unico ed inimitabile.
Tutto questo però non dice nulla della recente vacanza nei Paesi bassi, se non l'accenno all'inevitabile momento di cultura (costatoci tra l'altro ore di fila
). Tanto per restare in campo estetico, ho finalmente capito da dove Van Gogh abbia tratto l'idea di pennellare i
paesaggi di tinte impossibili. Non sono affatto impossibili: ero solo io che non le avevo mai viste, ignorante che non sono altro! E il parco di Keukenhof, da cui arrivano queste foto, è un posto incantevole, nonostante il tempo invernale e le orde di turisti con cui lo abbiamo condiviso. In effetti, il grigiore pervasivo spiega in larga parte l'amore
degli olandesi per fiori e alberi rigogliosi e colorati, non costretti in parchi turistici, ma che affollano ogni finestra, giardinetto e stanza: cosa facilmente constatabile, dato che non esistono tende alle finestre né privacy di cui valga la pena discutere
Tutto questo però non dice nulla della recente vacanza nei Paesi bassi, se non l'accenno all'inevitabile momento di cultura (costatoci tra l'altro ore di fila
giovedì 11 maggio 2006
Old pirates yes they rob I![Bob Marley](https://lh3.googleusercontent.com/blogger_img_proxy/AEn0k_tTgzUUMkKdbDdHwHL6bSSRhxB0Uy5xtADRm8Lz44VlPHMxW8bKmW_vwHM9-miX0H4oc57tLr88-NQVCPXhTiApCqGHFW1SVDru2jGS4GzzBES9=s0-d)
Sold I to the merchant ships
Minutes after they took I
From the bottomless pit
But my hand was made strong
By the hand of the almighty
We forward in this generation
Triumphantly
All I ever had, is songs of freedom
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
Redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
Have no fear for atomic energy
Cause none of them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Some say it's just a part of it
We've got to fullfill the book
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
Redemption songs, redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but oursekves can free our minds
Have no fear for atomic energy
Cause none of them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Yes some say it's just a part of it
We've got to fullfill the book
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
All I ever had, redemption songs
These songs of freedom, songs of freedom
Già 25 anni... Sono quelle ricorrenze che ti rendono improvvisamente visibile - palpabile quasi - lo scorrere del tempo. Ti sembra un momento fa che sentivi capolavori in fila, scoprivi una musica nuova (cosa che per noi giovani degli anni '70 era decisamente più magica ed epifanica di oggi, temo per i meno fortunati contemporanei), l'impatto con l'esotico e con un universo di valori nuovi e forti e invece è passato un quarto di secolo, quelle distanze temporali che lette nei libri ti fanno pensare a una storia infinita, inimmaginabile. Secondo me Bob Marley era il reggae, con tutta la stima per gli altri interpreti di allora e di oggi. Era un genio e il suo demone, più attento all'immortalità che alla prosperità, l'ha spinto nel mito troppo presto. D'altro canto le leggende muoiono giovani, assolte da una coerenza di vita che ne sfocherebbe il fulgore...
Sold I to the merchant ships
Minutes after they took I
From the bottomless pit
But my hand was made strong
By the hand of the almighty
We forward in this generation
Triumphantly
All I ever had, is songs of freedom
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
Redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but ourselves can free our minds
Have no fear for atomic energy
Cause none of them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Some say it's just a part of it
We've got to fullfill the book
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
Redemption songs, redemption songs
Emancipate yourselves from mental slavery
None but oursekves can free our minds
Have no fear for atomic energy
Cause none of them can stop the time
How long shall they kill our prophets
While we stand aside and look
Yes some say it's just a part of it
We've got to fullfill the book
Won't you help to sing, these songs of freedom
Cause all I ever had, redemption songs
All I ever had, redemption songs
These songs of freedom, songs of freedom
Già 25 anni... Sono quelle ricorrenze che ti rendono improvvisamente visibile - palpabile quasi - lo scorrere del tempo. Ti sembra un momento fa che sentivi capolavori in fila, scoprivi una musica nuova (cosa che per noi giovani degli anni '70 era decisamente più magica ed epifanica di oggi, temo per i meno fortunati contemporanei), l'impatto con l'esotico e con un universo di valori nuovi e forti e invece è passato un quarto di secolo, quelle distanze temporali che lette nei libri ti fanno pensare a una storia infinita, inimmaginabile. Secondo me Bob Marley era il reggae, con tutta la stima per gli altri interpreti di allora e di oggi. Era un genio e il suo demone, più attento all'immortalità che alla prosperità, l'ha spinto nel mito troppo presto. D'altro canto le leggende muoiono giovani, assolte da una coerenza di vita che ne sfocherebbe il fulgore...
lunedì 8 maggio 2006
Il presidente della Lega Calcio che è casualmente anche il vicepresidente di una delle squadre più blasonate del campionato, nonché di proprietà dell'ex-premier; il procuratore della gran parte dei fuoriclasse impegnati nel campionato stesso che è figlio del direttore generale di un'altra squadra, ancora più blasonata di quella prima; il presidente della Federazione che è lì da 30 anni e ad un osservatore esterno sembra un vuoto in forma d'uomo, delle dimissioni del quale ci si sorprende... Giuro che la sopravvivente passione per il pallone è uno degli enigmi meno comprensibili della scena sociale italiana e mondiale
domenica 7 maggio 2006
sabato 6 maggio 2006
Da un'intervista ad André Glucksmann (L'espresso 14, 2006, p. 139), filosofo di cui non condivido molte posizioni, ma ammiro il coraggio intellettuale:
D: Con "Une rage d'enfant" vuole dare le chiavi di lettura del suo pensiero?
R: Sì, le mie prime collere mi hanno fatto scivolare nella filosofia. Proprio del filosofo è conoscere se stesso, ma conoscere se stesso non significa ammirarsi, non è coltivare il narcisismo, ma chiedersi chi e cosa attorno a te e dentro di te è all'origine della catastrofe. Questa è la chiave di una filosofia, che è la mia, ma è anche quella che difende Socrate e che non difende sempre Platone. Nel mito della caverna si passa dalla notte alla luce, ma io credo che, al contrario, proprio della filosofia sia passare dalla falsa luce, dall'opinione, dai buoni sentimenti, alla capacità di vedere il nero dell'animo umano, della propria anima e della situazione generale.
D: Con "Une rage d'enfant" vuole dare le chiavi di lettura del suo pensiero?
R: Sì, le mie prime collere mi hanno fatto scivolare nella filosofia. Proprio del filosofo è conoscere se stesso, ma conoscere se stesso non significa ammirarsi, non è coltivare il narcisismo, ma chiedersi chi e cosa attorno a te e dentro di te è all'origine della catastrofe. Questa è la chiave di una filosofia, che è la mia, ma è anche quella che difende Socrate e che non difende sempre Platone. Nel mito della caverna si passa dalla notte alla luce, ma io credo che, al contrario, proprio della filosofia sia passare dalla falsa luce, dall'opinione, dai buoni sentimenti, alla capacità di vedere il nero dell'animo umano, della propria anima e della situazione generale.
Devo prima di tutto dar seguito al post precedente, visto che il Cirque mi ha risposto a proposito della questione ladrocinio per acqua e caffè ed è decisamente il caso di dar loro atto di una discreta attenzione alle istanze dei clienti. Profitto per sottolineare l'importanza esponenziale che il far sentire la propria voce va acquistando nella nostra società e per spingere tutti a smetterla di passar le cose sotto silenzio. Che si protesti, quando è il caso, che diamine!!!
Cmq, ecco la corrispondenza. La mia mail:
I wish you were right in not considering a specific subject for criticism and dissatisfaction in your predefined list. As it is, I'm sorry to say that I think you're getting a bit too greedy for my liking. I do not object to ticket prices - your show is unique; I do not object to merchandise prices - things are unique and one is free to buy them. I strongly object to coffee, water and other refreshment prices. Perhaps you don't know it, but in Rome you can find excellent expressos for EUR 0.65 and small bottles of water for EUR 1, just outside your tent. I think that charging EUR 5.50 for a coffee (not even an expresso) and a glass of water is definitely robbing customers. It spoils the pleasure of your show and makes me wonder if I will return for your next performance.
La loro risposta:
Thank you very much for taking the time to give us your opinion; we value it. We are glad to see that your Cirque du Soleil experience was unique and that you enjoyed the performance.
As for your point about the price of food and beverages, it is truly something we are aware of. We knew it could be an issue for some market. Our main challenge is to get suppliers to provide us with good rates so we can charge less. As we are only in Rome for a short period, many companies were not able to give us competitive prices so we can match our menu rates with the rest of the city's establishments. We completely understand that paying 2.50EUR for a coffee that might not impress your taste buds can be aggravating and we will see what can be done for our future visit.
Once again, thank you for writing to us; you are directly contributing in the improvement of our operations. We hope to see you again when we come back to beautiful Roma.
Regards
Diamo a Cesare quel che è di Cesare e avanti! Visto il carattere misto del post registro con gioia animale che oggi è il secondo giorno di carcere di Cesare Previti (anche qui gli stiamo dando quel che gli compete
Un'altra delle cose cui vale attaccarsi è la seconda puntata delle
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