A questo punto siete anche autorizzati a dire: e allora? Mica è la prima volta che vedi film che parlano di cose reali eppure finora ti sei risparmiato gli squilli di tromba. Già. Perché tutto mi sarei aspettato tranne incappare in una menzione articolata del libro della Child nel libro che sto studiando in questi giorni, L'uomo artigiano di Richard Sennett, e per di più a proposito di un tema spinoso e vissuto come tale come l'istruzione espressiva. Pare, secondo il buon Sennett, che ultimamente è un mio autore di riferimento, che Mastering the Art of French Cooking sia un eccellente esempio di illustrazione empatica, ossia di una strategia istruttiva che rifugga dall'astrattezza del sapere esperto per tornare empaticamente allo stato di apprendista di colui cui ci si rivolge, per cercare di fargli capire meglio quello che deve fare. Problema che affligge il cuoco come l'informatico come il docente universitario. Certo, non so se insegnerò come disossare un pollo per risolvere i miei dubbi di insegnamento, ma è sicuramente un bell'esempio di caso Zen lol
sabato 30 ottobre 2010
A questo punto siete anche autorizzati a dire: e allora? Mica è la prima volta che vedi film che parlano di cose reali eppure finora ti sei risparmiato gli squilli di tromba. Già. Perché tutto mi sarei aspettato tranne incappare in una menzione articolata del libro della Child nel libro che sto studiando in questi giorni, L'uomo artigiano di Richard Sennett, e per di più a proposito di un tema spinoso e vissuto come tale come l'istruzione espressiva. Pare, secondo il buon Sennett, che ultimamente è un mio autore di riferimento, che Mastering the Art of French Cooking sia un eccellente esempio di illustrazione empatica, ossia di una strategia istruttiva che rifugga dall'astrattezza del sapere esperto per tornare empaticamente allo stato di apprendista di colui cui ci si rivolge, per cercare di fargli capire meglio quello che deve fare. Problema che affligge il cuoco come l'informatico come il docente universitario. Certo, non so se insegnerò come disossare un pollo per risolvere i miei dubbi di insegnamento, ma è sicuramente un bell'esempio di caso Zen lol
venerdì 29 ottobre 2010
La sola cosa da salvare di una giornata fallimentare è stata la mostra Teatro del sogno a Perugia, nell'intervallo tra due round di una delle più sofisticate torture che l'uomo moderno abbia escogitato, il Consiglio di Facoltà lol E della mostra in questione questa qui sopra era secondo me la cosa migliore. In termini di esperienza estetica. Mi ha fermato come una parete di cristallo o una finestra aperta e un canto di sirene. Con questo non voglio affatto dire che fosse la sola cosa interessante: i bozzetti di Fellini e i suoi resoconti illustrati di sogni erano fantastici, c'erano altri quadri magnifici, da Chagall a De Chirico, da Tanguy a Ernst - del quale si trovano un paio di tele stupende. E Boccioni, che più passa il tempo e più mi piace: Il sogno di Paolo e Francesca. Però L'écho du vide è qualcos'altro...
Detto questo, per quanto fatta della materia dei sogni, la mostra avrebbe probabilmente potuto prevedere un minimo di descrizione di percorso o un qualche commento. Non che ami le pareti scritte fitte o il gergo esoterico degli storici dell'arte, ma tra loro e il buio onirico c'è una misura che si potrebbe tener presente...
sabato 23 ottobre 2010
L'impunito omeopatico
E' incredibile! Il nuovo Commissario all'immondizia etc somiglia come una goccia d'acqua a quello prima, spazzato via da uno scandalo micidiale sull'Aquila, la Maddalena, gli stessi rifiuti... Come, non è un sosia, è lo stesso?!? Maddai, ma che davero davero!!!
P.S. intanto, in altre parti d'Italia...
In manette l'uomo di Bertolaso nei cieli
La cricca dà segni di stanchezza
P.S. intanto, in altre parti d'Italia...
In manette l'uomo di Bertolaso nei cieli
La cricca dà segni di stanchezza
venerdì 22 ottobre 2010
sabato 16 ottobre 2010
lunedì 4 ottobre 2010
domenica 3 ottobre 2010
Belpietro: io come Saviano
Ha decisamente ragione
Marco Belpoliti, è un tempo senza vergogna. E in sua assenza si è costretti ad assistere a spettacoli indecorosi e ad ascoltare frasi talmente prive di senso da sembrare perfino che ne abbiano uno... Quando non ci sono più freni interiori, rimane l'osso di seppia del comportamento osservabile e un confine confuso tra persone perbene e persone minuscole, che queste cercano in ogni modo di rendere ancor meno palpabile.
Ha decisamente ragione
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