E dire che le canzoni mancanti di fatto erano due *sigh* Daysleeper e Find the River, due pezzi secondo me irrinunciabili. Ma che fai, non li perdoni? Un palco splendido, luci e colori che non rubano mai la scena ma accompagnano ogni pezzo con gusto, creando una gran bella atmosfera, passando dal rumore bianco di Bad Day ai grattacieli di Leaving New York, ai lampi cobalto di Electron Blue... E poi tutti loro, con il buon Stipe mascherato in testa, grandi, fedeli a un livello di qualità che si incontra raramente, innamorati di canzoni vecchie e nuove allo stesso modo, tanto da costruire una scaletta che parte dal 1988 e arriva ad oggi, senza sbavature, con lo stesso entusiasmo e un'identità cangiante ma solida. Veramente un gran concerto!
In seconda battuta: non c'è verso, per il momento, di trovare una foto del nostro con la maschera di cui parlavo sopra. Nel mentre che ci lavoro, però, ho trovato questo bel primo piano e quindi intanto lo posto. Se qualcuno, infine, fosse interessato a una recensione del concerto appena più professionale, può cliccare qui
In seconda battuta: non c'è verso, per il momento, di trovare una foto del nostro con la maschera di cui parlavo sopra. Nel mentre che ci lavoro, però, ho trovato questo bel primo piano e quindi intanto lo posto. Se qualcuno, infine, fosse interessato a una recensione del concerto appena più professionale, può cliccare qui
Rabbia ed invidia.
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