Quando ho iniziato, più di dieci anni fa, i social erano appena all'inizio e la novità del blog era quasi inebriante. Probabilmente anche i dieci anni fanno una certa differenza, ma credo che il desiderio di condividere che mi spingeva allora sia cambiato per ragioni di medium, fondamentalmente per la sua sopraggiunta ipertrofia. Così silenzi sempre più lunghi, caduta oltre la soglia della consapevolezza.
Però... Se ritrarsi e fuggire spesso è l'unica strategia residua per sopravvivere, come diceva anni fa Henri Laborit, a volte stanca. A volte impone dei cambiamenti, delle revisioni, delle uscite e dei rientri. Così ho pensato di ripristinare il senso originario di questo blog e ampliarlo, di mettere l'accento su aforismi e versi che mi sto perdendo anch'essi lungo gli anni e che a volte non se lo meritano.
Tanto per smentirmi subito, devo buttar lì un paio di cose sui film nel titolo del post, perché va bene che torni la voglia, ma deve anche trovare qualcosa di adatto che la soddisfi, sennò è inutile :) E Doctor Strange faceva proprio al caso mio: uno dei miei eroi preferiti da sempre e interpretato da uno dei miei attori preferiti dell'oggi, un Benedict Cumberbatch all'apice della stronzaggine, ma intenso e magnetico. Direi perfetto. Vai e ti aspetti un tripudio di effetti speciali, tant'è che vai dritto al 3D e... Be', di più! E' la prima volta che mi sono venute le vertigini da fermo. La prima volta che ho provato un'esperienza estetica così forte da lasciare senza fiato e per di più di una bellezza rara: Escher, Piranesi e Lovecraft mescolati, non shakerati, con un pizzico di tabasco e una scorza di pompelmo. Come si dice in questi casi, enjoy! :D
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