Non ho più prodigi
che ti avvincano al mio corso
con la fiammata effimera
d'un fuoco d'artificio
Sono trascorse le sere
in cui il mio cielo ardeva
di improvvise stelle cadenti
e di suadenti esplosioni di luce
che donavano al viso misteriose espressioni
subito infrante
L'acqua di valle ha danzato sui monti
e il suo segreto è morbido e inatteso
difficile da apprezzare
come l'arcobaleno eterno
Non curo l'evento eclatante adesso
che non lasci altro segno
che una scia sulle onde
Posso solo mostrarti
il piacere sottile della cerca infinita
e nella mia voce
un piccolo pezzo di terra sicura
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