venerdì 25 maggio 2012

Chi l'ha detto che Don Chischiotte deve perdere sempre? Senz'altro non Russell Crowe in The Next Three Days. A volte i professori di letteratura tocca lasciarli perdere, anche se a tratti sembrano autistici, un po' come se il ruolo di A Beautiful Mind si fosse appiccicato addosso al nostro australiano leggermente imbolsito. Direi una pellicola di alti e bassi, dove un marito all'apparenza - e spesso alla sostanza - piuttosto imbranato progetta l'evasione della moglie, condannata per un omicidio che lui non crede assolutamente che lei abbia commesso, del tutto all'insaputa dell'interessata. Molto, molto lento all'inizio e per una buona parte, diventa di colpo frenetico per poi stabilizzarsi in chiusura in una bella tensione. Tratti salienti metafilmici una piacevole fiducia nella coppia alla faccia delle difficoltà, bella da vedere in un panorama in cui alla minima contrarietà ci si manda a quel paese anche se forse un tantino esagerata; un'esile critica all'idolatria della logica fattuale, dal rimando a Cervantes che è in effetti una dichiarazione d'intenti di tutta la storia all'"evidenza" delle prove sulla cui base viene condannata la moglie. Non imperdibile, ma in mancanza di meglio... ;)

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