martedì 29 novembre 2005

King of New YorkRoba da cinefili, stavolta! Uno dei primi film di Abel Ferrara, con uno strepitoso Christopher Walken e l'avvistamento di David Caruso, aka Horatio Caine in CSI Miami. Anche altri begli attori, ma Frankie White è senza paragone, è il suo film, dal titolo in poi. Un personaggio assolutamente contraddittoriale, un criminale che giustizia i suoi pari perché distruggono la città e devolve sedici milioni di dollari per salvare un ospedale di Harlem, mentre i "buoni" sono pazzi scocciati che cercano, lasciandoci le penne, di improvvisarsi giustizieri. Lo sguardo lontano, la mobilità espressiva inquietante, configurano un personaggio potente, un chiaroscuro barocco su cui emettere un giudizio è difficile, in un panorama urbano che lascia intuire senza difficoltà che nessuno si aspetta più un messia o che passino i tempi cupi. Sesso, droga (a palettate *grin*), violenza ante Tarantino, nessuna ipocrisia: direi senz'altro un film da vedere. Che conferma tra l'altro che Sky cinema Autore è uno dei pochi canali del bouquet che merita di essere salvato

domenica 27 novembre 2005

Harry Potter e il calice di fuocoAvere amici cinefili alle volte significa andare a vedere una prima o giù di lì Ecco come mai, pur essendo ormai titolare di un ritardo mostruoso sulle uscite dell'autunno/inverno a causa di una sorta di rigetto da film, Harry Potter quarta puntata l'ho preso in pieno. E devo dire che non ne sono pentito! Sono affezionato al maghetto, da quando sono inciampato nel primo volume quasi per errore ed è finita che ho comprato il quarto (proprio questo, toh!) a Zurigo per non interrompere la serie. Un ciclo che ha recuperato molti alla lettura, la prima occasione cinematografica in cui gli attori crescono assieme ai personaggi e l'ennesima manifestazione del re nascosto del XXI secolo. Già, più passa il tempo e più ne sono convinto, dopo il mutamento sarà la magia la nota costante e dissimulata del tempo, dissimulata nel suo vero potere, naturalmente. Nell'intero arco semantico del suo significato che trascende nettamente i film di cassetta e l'isteria per l'uscita di un romanzo, ma che questi fenomeni illustrano con discreta efficacia...

domenica 20 novembre 2005

Quando si dice "sentirsi ignorante"! E, per sovrammercato, quando si dice lo zen! Due delle opere oggi più discusse con la comitiva della visita guidata erano degli assemblaggi di violini di Arman, opere
Colère du violon - Armandi difficile comprensione estetica, come dicevo nel post precedente e come l'esempio qui accanto testimonia con eloquenza. Poi, rientrato, stavo finendo l'ennesimo arretrato de L'espresso e la Bustina di Umberto Eco, guarda un po'!, era proprio su Arman, scomparso di recente. Ne suggerisco la lettura e noto un altro paradosso della cultura e dell'arte: dopo le parole di Eco, come per magia, il violino esploso ritorna ad essere gesto artistico e io ritrovo il piacere della scoperta e la coscienza dell'ignoranza... Resto però dell'opinione che tra questo e l'arte im-mediata, improvvisa, stupefacente, ci sia comunque una differenza che dovremmo imparare a dire!
Mostra Burri. Gli artisti e la materiaAlcune questioni che la frequentazione dell'arte contemporanea spinge a mettere a fuoco con sempre maggiore precisione. Il tema della fiducia: opere di artisti come Uncini o Kounellis - di quella che potrei chiamare arte impegnata, civile o polemica - lo mettono in luce in tutta la sua importanza, con un riferimento più o meno cosciente alle osservazioni di Benjamin sull'aura dell'opera d'arte. Quanto un'opera d'arte è tale per pregi oggettivi e quanto lo diviene per una questione situazionale? L'ambiente nel quale la si incontra a suo modo certifica la sua essenza artistica, addossando in qualche modo al fruitore l'onere della prova, e lo stesso fa la dichiarazione dell'artista che un certo oggetto è un'opera d'arte e non un pezzo di cemento attaccato al muro o una balla di fieno. Credo che molta parte - forse troppa - dell'arte informale e povera contemporanea sia giocata sulla critica all'autoreferenzialità del mondo artistico e commerciale, che trasforma tuttavia le opere in lazzi e sarcasmi incomprensibili ai non addetti ai lavori.
Venere degli stracci - Michelangelo PistolettoTema dell'arte: già accennato più volte in questi appunti telematici. Il divorzio dalla componente estetica e artistica - nel senso del saper fare - rende l'arte contemporanea povera di pathos, inabile a suscitare il timore e tremore che fanno la sindrome di Stendhal. Come sottolineava oggi la guida - spagnola, per i miracoli della globalizzazione *grin* - il godimento dell'arte è ora subordinato alla conoscenza delle visioni critiche e filosofiche ad essa soggiacenti oppure non avviene. Il mio problema è quanto questa si possa chiamare ancora "arte" e non sia piuttosto la versione ridotta dell'arte che il razionalismo astratto contemporaneo può permettersi, l'unica che riesca a trovar posto nel suo universo sempre più freddo...
E questo porta al terzo tema: astrazione e materia. A mio modo di vedere, la poetica burriana è un atto d'accusa contro l'astrazione, è il recupero della potenza estetica della materia priva di intervento razionale senza l'abdicazione dell'autore alla sua manualità superiore
Grande cretto nero - Alberto Burrialla media. La creazione dei cretti è frutto di esperimento e applicazione, di studio ed empiria difficilmente replicabili da altri e il frutto vibra e si dà all'esperienza nel brivido dell'arte. Il passaggio dalla materia al disincarnato di Beuys e di tanta parte della contemporaneità - penso a Warhol e alla sua scuola, che affiora con potenza in Rauschenberg - mi sembra assolutamente degno di attenzione e riflessione, come anche la scomparsa della cornice che porta con sé la perdita del numinoso nell'arte e della sua dimensione sacra. Scomparsa nella percezione, incapacità percettiva più che mancanza tout court con il tono ulteriore di una magia libera di esplicarsi e colpire, destabilizzando spazio e menti. Il concetto di installazione - vedi la splendida Respirando l'ombra di Penone - sconquassa la tradizione pur restando in certi casi confinato tra mura. A quel punto la soglia è passaggio nella cornice, ammissione in un ultramondo?


Revolving Sphincter - Damien Hirst

lunedì 14 novembre 2005

Volevo solo dormirle addossoPuò sembrare che il tormentone delle belle creature del film sul fatto che non ci sono più uomini, ma soltanto "muerti" sia ininfluente, ma a me non pare affatto. Mi viene piuttosto in mente Se questo è un uomo, terribilmente in minore, ma subdolamente peggio, con una disperazione sottile e pervasiva, straniante. Un film sui rapporti di lavoro: certo; un flim sui rapporti umani: per forza, in una società dove vita e lavoro si confondono talmente spesso da costringere a riposizionamenti del pensiero per accorgersi che non sono affatto la stessa cosa; un film sul fallimento di una cultura: come sopra, se il lavoro è un'arena in cui puoi anche vincere suicidandoti, che ti strappa la possibilità di godere di una vita tua, perché l'azienda vuole il tuo tempo sempre. Il Pressi, con un'assordante assenza di nomi propri se non nella versione illuminante di "Marcio", non è un uomo, è una vittima, un automa, un idiota, un illuso... Qualunque cosa ma non un uomo. Il problema è che, quanto a vacuità e a mancanza di umanità, anche le donne non scherzano, tanto che in ultima analisi non c'è, per tutto il film, niente di buono, niente che valga la pena. A parte una battuta dell'aguzzina franco-cinese che fotografa un fututo possibile ma molto lontano del nostro povero paese (anche se il tema del film è assai transnazionale): "Voi italiani non siete fatti per la concorrenza, voi non volete sconfiggere l'avversario: voi volete solo mettervi d'accordo!"

domenica 6 novembre 2005

Illustrazione con dedica
Lo scorso finesettimana ne sono successe talmente tante che mi servono un po' di post per venirne a capo Comincio con questo splendido lupo mannaro che Andrea Longhi ci ha realizzato in 10 minuti sulla copia di Nephandum, nuova ambientazione tra horror e fantasy per RPG, mentre noi guardavamo allibiti e io in particolare avevo una bella crisi di gelosia *sigh* E non ricominciamo con la storia che ognuno ha i suoi talenti etc. etc. che mi prende un
I Fantastici 4coccolone! Cmq mi era rimasto appeso pure un film, nel frattempo. Una delle mie scelte di mezza classifica ai tempi degli albi Marvel d'ordinanza (primi Thor e L'uomo ragno), il film che ne hanno tirato fuori rientra invece nella Top Ten degli adattamenti cinematografici. Effetti straordinari, in particolare Mr Fantastic, trama mossa e non raffazzonata e un cast notevole, ben amalgamato e sufficientemente autoironico, con le spacconate di Chris Evans come Torcia, il sottofondo estetico-sexy di Jessica Alba, insopportabile ballerina in Sin City (qui sotto tanto per cronaca *grin*) e l'aria vagamente demoniaca che distingue Dr Doom, per
Jessica Albal'occasione il Cole di Streghe, Julian McMahon Bueno, vedo che ancora non ho esaurito il ponte di Ognissanti, ma per il momento mi cheto qui. Un post artistico a seguire...

venerdì 4 novembre 2005

Sid Meier's PiratesLa colpa della mia prolungata assenza è sua  Dopo un sacco di tempo in cui ero riuscito a limitarmi al sudoku, ecco che la riedizione di uno dei videogames preferiti della mia giovinezza arriva a scompigliarmi le idee! Pensate che lo giocavo con i floppy da 5 e un quarto... Mio Dio, meglio che non ci pensi

Cmq non è solo questo, anche se questo collabora non poco *grin* Si è passato l'intero ponte di Halloween a Lucca (o meglio nei pressi, ospiti coccolatissimi :o***) dove andava in scena Lucca Comics &
MunchkinGames, con l'usuale effetto-serra pestilenziale sotto le tensostrutture e l'altrettanto usuale e variegato esercito di policromi disadattati che gironzolava qua e là. Ivi
si sono assunte quantità indecorose di giochi da tavolo assortiti, tra le quali l'edizione base di Munchkin, che chi frequenta il settore dovrebbe sapere di che si tratta lol E non basta! C'era anche quel matto scocciato del disegnatore delle famigerate figurine, John Kovalic, che ci ha omaggiato con grandi sorrisi di due caricature personalizzate in stile che non posso esimermi dall'allegare *grin*
Fabio versione MunchkinPam versione Munchkin

P.S. Cmq non è tutta colpa di Pirates o di Lucca. Sono due giorni che cerco di postare questo malefico mex!!! Prima mi si sballava il formato paragrafo a tradimento; poi stamani il sito mi ha rifiutato e poi soppresso il tasto Pubblica L'arcano del formato, almeno, l'ho svelato e ve lo comunico gratis: se inserisci un'immagine e le dai l'allineamento centrato per tenerla bella simmetrica e sola nel post il sistema - non so perché - si perde il formato del paragrafo e non c'è più verso di farglielo ricapire *grrrr*