domenica 5 aprile 2009

Giù al nordE meno male che quando parliamo di pregiudizi e campanilismi pensiamo di avere anche in questo triste campo una qualche eccellenza! A giudicare dal delizioso Giù al nord c'è da rivedere radicalmente i nostri criteri: se in Italia pensiamo più o meno male gli uni degli altri, a suon di stereotipi, restiamo cmq legati a una certa verosimiglianza, laddove il Nord-Pas de Calais tratteggiato nel film è un luogo leggendario di nebbia ghiacciata e temperature polari, dove il sole scompare senza preavviso, la gente parla in modo incomprensibile (e su questo abbiamo anche noi belle carte da giocare lol) ed è poco più che selvaggia e la sopravvivenza, in generale, è difficoltosa. Il direttore in punizione di un ufficio postale scoprirà che il detto locale "uno del sud che viene al nord raglia due volte: quando arriva e quando parte" è molto, molto accurato. Le sue avventure/disavventure sono veramente esilaranti, come accade spesso nelle commedie francesi azzeccate. Da segnalare i due protagonisti, l'algerino Kad Mérad e Dany Boon, anche sceneggiatore e regista.

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