domenica 31 maggio 2009

Gigi Proietti
Fine settimana interamente affidato al caso. Ci sto decisamente prendendo gusto E' buffo in effetti andare al Sistina con i biglietti che arrivano da Todi tramite conoscenze universitarie, anche perché senza una partita di On Stage! mercoledì scorso non se ne sarebbe fatto niente e io di solito mi scordo di guardare il programma dei teatri. E dire che Gigi Proietti è fantastico! Questo spettacolo in particolare, Di nuovo buonasera, è un esperimento in nostalgia e cultura, uno spazio/tempo in cui si ride molto e si pensa parecchio e, soprattutto le generazioni meno giovani, si ricorda. L'eco der core, cantata allora da Gabriella Ferri, non la sentivo da più di trent'anni e dire che da piccolo i nastri di canzoni romanesche li distruggevo, a furia di ascoltarli... Mi sento un po' come Krapp, a volte, che scopre dei ricordi e quasi non capisce che sono i suoi. Il buon Gigi ha fatto un collage del variété, con atti unici di Eduardo, sketch, balletti recuperati filologicamente dagli anni della guerra d'Africa, canzoni e momenti da mattatore che ti fanno apprezzare quanto sia vasta e vissuta la sua cultura, quanto incarni il mestiere dell'attore, ormai insieme a pochi altri, temo. Non è che i giovani siano necessariamente meno bravi, è che il mondo da cui viene lui era diverso, più sofferto, più spesso, più artigianale. Non è un caso che la sua ex-scuola si chiamasse Laboratorio. E quanto je rode, come diciamo qui a Roma, che sia stata chiusa. E il Brancaccio, poi...Be Kind Rewind Vabbè, almeno noi lasciamo andare! Questo ieri. Oggi sono finito da amici che hanno appena rinnovato la sala video ed mi è capitato di vedere un film di cui altrimenti non avrei neanche saputo che esisteva: Be Kind Rewind, di Michel Gondry, regista col quale - qui su Aforismatica ci siamo già incontrati. Di nuovo mi chiedo chi sia il pusher dello sceneggiatore Un genio, immagino. Il film va visto, anche se la trama è accennabile: Jack Black, sempre più simile al mitico John Belushi, si carica magneticamente e cancella tutte le videocassette del noleggio di un amico. Non resta che rigirare tutti i film in casa, con mezzi scarsissimi e molta, molta creatività. Esempi di questa improbabile scuola di regia si trovano sul sito del film, ma giuro, vale la pena di vedere dove un regista/scrittore poco disposto a venire a patti col mercato è capace di arrivare. Manco a dirlo, un'altra splendida variazione sul tema dell'uomo artigiano, che ultimamente affiora un po' dappertutto. Sarà il re nascosto del XXI secolo?

Nessun commento:

Posta un commento