domenica 11 aprile 2010

Dirty Sexy MoneyC'entra e non c'entra, è vero. Di solito i commenti sui serial li pubblico su Ciottoli, ma questi ultimi tempi mi stanno rendendo afasico e riesco a stento a tenere in vita questo blog, ragion per cui strapperò un'altra regola. E poi non voglio approfondire le questioni sociologiche o culturali della serie specifica quanto lamentarmi dell'ennesima riprova delle difficoltà connesse al far endemicamente parte di una minoranza. Dirty Sexy Money è - o meglio era - una delle mie serie preferite: cast da urlo, passaggio compiuto con classe dalla commedia glamour al giallo più incisivo, disponibilità a sacrificare personaggi anche di un certo rilievo e a liberarsi dell'happy ending... In ultima analisi ottime ragioni per sopprimerla *sigh* lo scopro solo ora che sto finalmente chiudendo la visione della seconda stagione, con qualche mese (anno mi sembra troppo, ma mica sono così sicuro :) di ritardo e mi sono andato a informare sulla terza. Che temo dovrò immaginarmi a tempo perso 

P.S. temo anche che ci vorrà un attimo a prendere la mano col nuovo editor di Splinder, che al momento non è che mi entusiasmi particolarmente *sigh*Donald Sutherland in Dirty Sexy Money





Nessun commento:

Posta un commento