martedì 26 giugno 2012

Niente di meglio per recuperare tutta una serie di sospesi in formato video di un bell'incidente in motocicletta che ti permette di passare ore ed ore senza poter fare assolutamente nulla e ti costringe, tra l'altro, a installare finalmente un software di riconoscimento vocale e traslitterazione, per cui questo post è oltretutto il primo tentativo di dettatura di un intervento scritto di qualche genere che faccio. Dicevo, visto che sono incastrato in giro per casa per un lasso discreto di tempo - e non riesco a dormire, peraltro - mi sto cibando di tutta una serie di film che non avrei mai pensato di prendere in considerazione, se devo essere onesto. Il primo di cui ci occupiamo è The Housemaid, un raffinato thriller erotico coreano che inizia con una lunga sequenza di negozi fast food coreani e in particolare della produzione di immondizia di questi fast food e poi con una ragazza che simpaticamente si butta di sotto, settando in questo modo un'atmosfera un po' particolare che non è che durante il film si allevi granché. Il tutto, ad ogni modo, è ben girato, interessante e costruisce delle atmosfere notevoli... Ecco, non lo consiglierei per qualcuno particolarmente di buon umore o per qualcuno che voglia semplicemente svagarsi con un certo lasso di tempo. La sensazione che se ne ricava, soprattutto dei rapporti interclasse in Corea, non è delle migliori, ma credo che tutto sommato i rapporti interclasse, in Corea in Italia o altrove, non è che godano di una particolare salute al momento, quindi probabilmente se ne potrebbe estrapolare qualcosa di più generale che non soltanto coreano.

Dopodiché siamo a Manuale d'amore 3 di Giovanni Veronesi. Devo dire, ho visto anche gli altri due e nel complesso non è una delle peggiori cose che siano state girate. In particolare il primo e il terzo episodio sono piacevoli: il terzo dove c'è perfino Monica Bellucci che recita - insieme a Robert De Niro ma insomma :) - mentre il primo invece è giocato su un tradimento giovanile di Riccardo Scamarcio con Laura Chiatti che nella fattispecie è veramente in grado di creare problemi di gestione a qualunque maschietto *lol* Il momento centrale, invece, con Carlo Verdone mi ha un tantino affaticato perché ultimamente Verdone non riesce a fare altro che se stesso in tutte le possibili modulazioni e la cosa sta diventando un tantino stantia; ad ogni modo anche questo era adatto al trascorrere di una serata insonne così l'intero film può dirsi piacevole e vedibile in qualunque tipo di momento.

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