lunedì 16 luglio 2012

Ma proprio un bel concerto! E ancora meglio visto che le aspettative tutto sommato non erano particolarmente alte :) Per carità, tutto il rispetto alla carriera, ma ultimamente l'amico Sting mi annoia un po' e nel contesto di UmbriaJazz temevo sarebbe andato a finire in chissà quali preziosismi rarefatti. Beh, neanche un po'! Anzi, ha recuperato dei pezzi dei Police che non sentivo o ballavo da secoli, come Driven to Tears, Next to You e Demolition Man, tesi e psichedelici, mentre per altri hit come Roxanne o Wrapped around your Finger è andato in rallentando, per un'atmosfera più intensa. Il problema è che il corpo, a mia insaputa, aveva memorizzato le versioni precedenti e quindi ho avuto qualche difficoltà a non sembrare disadatto, immagino :D Certo, averli ballati in originale è un'altra cosa: dà comunque una consapevolezza diversa, uno spessore sentimentale e mnemonico che, quando ho sentito l'attacco di Message in a Bottle e il relativo boato, mi ha fatto sorridere, con i brividi. C'erano parecchi miei coetanei, ma tanti erano piccoli (ormai ho l'età per usare l'aggettivo senza problemi lol), neanche nella mente dei genitori quando noi rimbalzavamo pogando per le prime volte. E' buffo, ma i concerti mi danno la sensazione dell'età molto più del continuo contatto con gli studenti e le loro improbabili date di nascita... Per completezza dovrei menzionare la crew, di altissima qualità anche se ho preferito il violinista schizzato su tutti gli altri, ma tanto per cambiare non ho capito neanche un nome nella fase delle presentazioni e dato che questo è un blog e non un giornale mi terrò sulle generali (chi cerca qualcosa di più tecnico dia un occhio qui). Ad ogni modo, veramente un bel concerto!

P.S. era tanto che non mi emozionavo così per una nuova canzone! La versione live di Desert Rose di ieri sera era veramente spettacolare, da estasi!

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