domenica 13 settembre 2009

007 Quantum of SolaceI viandanti più affezionati sanno che 007 è una delle mie ridondanze preferite Il più recente della serie, però, me l'ero perso per i soliti motivi di tempo, occasione, coincidenze assortite etc. Fortunatamente ieri sera il Dorax D'essai ne ha organizzato una visione privata e così non ho neanche dovuto rimpiangere il maxischermo. Certo, il buon Daniel Craig in quanto a ridondanza non aiuta, perché il suo Bond è estremamente atipico, al netto dei tempi come già notavo per la prima puntata di questa nuova serie dall'agente biondo. Sebbene gli elementi tradizionali ci siano più o meno tutti, è lo stile che cambia: violento, spigoloso al limite della totale assenza di sorriso e quasi di espressività, stavolta la faccenda è complicata da strane intrusioni psicologico-sentimentali che anch'esse segnano un primum: un personaggio che di solito conclude le sue avventure a letto con la girl di turno e comincia le successive libero come l'aria flirtando con Moneypenny, stavolta si rode e arrovella per il tradimento e la morte di quello schianto della donna scorsa... Non che gli si possa dare torto, ma non è molto da lui! Addirittura la fine non è tra le braccia della peraltro notevole Olga Kurylenko, abbandonata senza troppi complimenti in una desertica stazione ferroviaria boliviana, ma in Kazakhstan sulla pista della vendetta. Uniamo al cocktail i soliti inseguimenti - magnifico il parcours sui tetti di Siena - e qualche problema nella scrittura dei rapporti con M, che fa la figura della schizofrenica, e otteniamo un episodio comunque piacevole, che lascia per di più una certa curiosità sui futuri sviluppi della saga.

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