domenica 2 giugno 2013

Fast And Furious 6

E' buffo. Qui da noi - ma non siamo i soli, oh no! - è in corso un'offensiva da ultima trincea contro le scienze umane, delle quali sono tutto sommato un esponente, che mira a rimuoverle dal quadro del sapere accettato e promosso. Cosa che non dovrebbe stupire più di tanto, visto che di umano in questa società non resta granché: abbiamo burocrati, manager, docenti, meccanici, ingegneri, scienziati eccetera, ma si tratta di funzioni, di ruoli sotto i quali - come direbbe Vanzina - non c'è niente e quindi a che pro mantenere in vita delle discipline e un pensiero che le fonda che ormai hanno perso il loro oggetto di studio? Non c'è molto da commentare, se non notare che Fast And Furious 6 dice la sua in proposito :) Incredibile, visto il tipo di film non proprio intellettuale, con adrenalina al massimo e una mistica dell'auto che ti fa quasi venir voglia di partecipare a una corsa clandestina. Eppure lo scontro tra Bene e Male che come sempre sottende le nostre narrazioni stavolta si presenta con grande chiarezza. Il cattivo segue il codice della precisione, per lui una squadra, un team, è un insieme di funzioni fungibili, con portatori sostituibili che devono solo assolvere a un incarico. Il che lo rende imprevedibile e vincente, visto che non è legato ad alcun tipo di rapporto... Vero che sembra il credo dell'economia attuale? I buoni, la squadra di Dom Toretto, invece osservano il codice della famiglia. Si è uniti da qualcosa di più e ci si sacrifica gli uni per gli altri, altrimenti non c'è vittoria. Sono prevedibili e hanno punti deboli - pensa, non sono autonomi e autosufficienti! - e quindi non possono che perdere. Inutile che vi dica chi ha ragione e chi torto. Certo è che la schizofrenia dell'Occidente è ormai alle stesse e che, se prima la serie mi piaceva, dopo oggi mi piace MOLTO di più :D

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