lunedì 12 dicembre 2016

Billions


Metti insieme due grandi attori - Paul Giamatti e Damian Lewis - degli ottimi comprimari e degli autori eccellenti e ottieni Billions. Un serial che rientra più nella categoria del film lungo che in quella del serial vero e proprio, categoria nuova per la quale sarebbe il caso di coniare una nuova etichetta, sempre che gli esperti non ci abbiano già pensato. Perché la questione è semplice: l'anima del serial, come suggerisce il nome, è la ripetizione di un modulo narrativo, più o meno intrecciata a una metatrama che fa da impalcatura e permette agli autori in crisi creativa di infilare qua e là quelle puntate di ricordi o divagazioni flussocoscienziali che tutti abbiamo ben presenti, immagino. Qui, come in molte altre produzioni blockbuster, quel format rassicurante - che garantisce la tranquillità dell'atteso e del noto e costituisce larga parte del successo della formula - salta e la forma si riempie d'altro: diventa una scusa per elaborare personaggi complessi e trame intricate, per vedere che succede se mixi un procuratore distrettuale integerrimo, ma con gusti sessuali particolari, con un tycoon di Wall Street sul filo della sociopatia e magari decidi che la HR dell'azienda di questo è la moglie di quello. Ne vien fuori una partita a scacchi spietata e momenti di altissima recitazione, come nello scontro finale tra i due che configura chiaramente una situazione lose-lose e apre a una seconda stagione probabilmente più feroce. Sempre che i signori delle reti non scoprano che si
tratta di una serie troppo intelligente che lo spettatore medio - questo ibrido mitologico tra la casalinga di Voghera e il suprematista bianco dell'Illinois ("Io li odio, i nazisti dell'Illinois!") - si annoia a seguire e si dedichino a qualcosa sui reduci dell'Iraq o i matrimoni al buio tra venusiani e canguri. Quello che aiuta è che evidentemente, per quanto si applichino, da qualche parte nei processi decisionali c'è sempre una "falla" che permette la realizzazione di cose che la semplice ossessione per il profitto vieterebbe di prendere in considerazione.

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