sabato 4 novembre 2006

ScoopUna cosa che mi chiedo - e che non ha a che fare specificamente con questo film - è: quale perverso processo comunicativo spinge gestori, produttori e tutti quanti sono collegati in qualche modo al ciclo produttivo del cinema a scassare i cabasisi ai pochi spettatori paganti con spot contro la pirateria in dvd? A dire: possibile che tu debba colpevolizzare quei quattro che ancora pagano il biglietto - e che quindi sono i meno sospetti di ricorrere alla suddetta pirateria - visto che gli altri non li raggiungi? Coll'ottimo risultato di far pensare agli astanti "beh, la prossima volta quasi quasi vado contro la legge anch'io, ekkekka**o!".
A parte queste ariose considerazioni, Scoop vale decisamente la pena: il Woody Allen che preferisco, fresco, istrionico, forse meno graffiante del solito, ma autore/attore di battute di raro equilibrio e vocabolario magnifico. Affiancato dalla solita - ahimé - Scarlett Johansson, altra zucchina con licenza di sedurre, parafrasando una non troppo velata critica allo sfortunato successore di Sean Connery nel ruolo di James Bond e dall'ottimo Hugh Jackman, senza le basette da Wolverine, stavolta nei panni di un enigmatico lord inglese. Due ore di entertainment di gran classe, scenari fiabeschi e l'andamento leggero della commedia migliore. Inevitabile il rimando - sebbene in chiave minore - ad altri gioielli come La rosa purpurea del Cairo e La maledizione dello scorpione di Giada.

1 commento:

  1. Tolga il quasi quasi, uno pirata un dvd e con il software ci toglie anche quelle idiozie contro la pirateria, almeno ti godi il film in pace...

    E poi se mi fai pagà meno il cinema io ci vado, altrimenti caxxi tuoi e della tua economia, l'avete voluta la bicicletta... o pedalate.

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