domenica 6 aprile 2008

Non pensarciCome direbbe Proietti, "a me me piace!" Parlo di Valerio Mastandrea, nella fattispecie, cuore grande, poca disposizione al compromesso, voglia di fare quello che trova giusto, tipo dirigere il teatro di Torbellamonaca con Paola Cortellesi, un'altra bbona *grin* o continuare a lavorare con registi emergenti a budget risicati. Il Palomba l'aveva detto, in una delle sue recinzioni, che Valerio è l'unico che accetta in pagamento i Ticket Restaurant cmq Non pensarci è un amore, un ritratto senza pretese di una storia di vita qualunque che proprio perché qualunque diventa tutte le storie e il posto in cui le storie si svolgono. Una famiglia sconclusionata, un'emergenza esistenziale dopo l'altra con battute abbastanza memorabili: "A ma', ma nun era mejo prima, quanno se riempivamo de cazzate?" dice Valerio/Stefano alla madre che decide di raccontargli alcune verità. Un cast all'altezza, in particolare Giuseppe Battiston e Anita Caprioli, i fratelli, lei anche bella! Un'aggressione morbida all'ovvio, alle convenzioni che diventano via via più soffocanti, incapaci di distinguere un gioco coi bambini da una lista di infrazioni al codice della strada. E su tutto lui, con la faccia da eterno cane bastonato, coi suoi dubbi e i suoi scatti, tanti anni di cammino e ancora niente di chiaro all'orizzonte. Colonna sonora che mi ha lasciato un po' perplesso, ma Agnese di Ivan Graziani sui titoli di coda è un colpo di genio, il cinema è rimasto immobile a godersela e si è riavuto pian piano, come da un sogno.

7 commenti:

  1. Secondo lei è meglio vivere "riempiendoci di cazzate"?

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  2. E' difficile dirlo a priori. Pensa a Matrix e a Cipher, pensa a quante volte noi stessi ci raccontiamo bugie e le raccontiamo agli altri. Forse da un punto di vista universalistico sarebbe meglio esser sempre sinceri, il che però richiederebbe il poterlo essere, almeno in potenza, e spesso quelli che potrebbero sono troppo saggi per esserlo davvero. Più che una battuta è un vaso di Pandora :)

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  3. Forse il genere umano è troppo vigliacco per poter accettare la verità...se ne esiste una. Ed è troppo concentrato su se stesso, tanto da dimenticare che nel vaso di Pandora c'è anche la speranza ;)

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  4. Ottima osservazione! E' vero che è in fondo in fondo, ma è decisamente meglio che niente ;o)

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  5. Curioso, è già la seconda volta nello stesso giorno che mi sento dire "ottima osservazione" da lei; ciò aumenta notevolmente la mia autostima :D


    Ritorno seria: nel suo intervento c'è un accenno al tema dell' ovvio. Ormai sembra diventato più un intercalare che una vera presa di posizione su qualsiasi cosa (basti pensare che qualche anno fa c'era la pubblicità della 12.99 dove l'unico personaggio presente diceva solo questa parola...). Dire ad un'altra persona "è ovvio!", proferito magari con aria saputa, sembra un tentativo di far sentire chi hai davanti inferiore, e contemporaneamente, di far apparire a noi stessi le cose più chiare e stabili.

    Ma esisterà poi una cosa "ovvia"?

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  6. Non faremmo meglio a trasferire il dibattito sul forum? ;) la cosa si complica non poco...

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  7. Ricevuto. Quello su sociologica.it?

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