venerdì 4 aprile 2008

Un'ottima annata"Sarà perché nel frattempo sono diventato uno stronzo", si dice il protagonista interrogandosi sul perché sia scomparso dalla Provenza e dalla vita del suo zio adorato negli ultimi dieci anni. E ha perfettamente ragione. Come dice il suo migliore amico - autoproclamatosi tale, dato che Max/Russell Crowe non condivide - è una macchina da soldi, uno che non conosce weekend o vacanze, perché nel suo ambiente come ci provi sei finito. Al di là delle ripetibili considerazioni sulla fame di Bildung che morde alle caviglie l'Occidente come il cagnetto insopportabile del vignaiolo francese, quello che colpisce è la lungimiranza miope di gran parte della fiction e della cultura: ogni volta che serve uno stronzo, questo fa il broker, non ha una vita degna di questo nome ma montagne di soldi e stuoli di ammiratori pronti a dare qualsiasi cosa per diventare come lui. E noi sappiamo immediatamente che è stronzo e che, tempo un'ora e mezza, si sarà reso conto anche lui di quanto vuota fosse la sua esistenza e di quanto ha più senso trasferirsi in una tenuta da sogno in Provenza, senza orari, senza colleghi stronzi come lui e al fianco di una compagna meravigliosa (e non uso l'aggettivo alla leggera: Marion Cotillard è veramente una sinfonia fatta donna!). Resta l'interrogativo sul perché una cosa che ci viene spontanea al cinema nella vita quotidiana si riveli poi quasi impossibile: è così difficile rendersi conto nella carne che un modello di vita come quello rappresentato da Max - e da altri mille manager visti sul grande schermo - non può essere concepito che da una cultura malata, che interpreta uno château incantevole solo in termini di cifre a sei zeri e acquista quadri per nasconderli in una cassaforte e guardarne una copia? Capisco che ci sia una componente di dileggio dei vincitori in questo spregio affettato del denaro, ma l'analisi a volte è talmente evidente e ineccepibile che per quanto si sia ottimisti si tende a disperare!
Martion Cotillard in Un'ottima annata

Nessun commento:

Posta un commento