martedì 23 settembre 2008

Ma bene, ma bene Paul Samuelson, Nobel per l'Economia 1970, «è convinto che la crisi finanziaria in corso sia stata causata da "una folle catena di ingenuità e abusi di potere, grazie a ingegnerie finanziarie di cui nessuno conosce bene il funzionamento, nemmeno quelli che le hanno create e adottate"», ci dicono Pedemonte e Pontoniere sull'ultimoStupidity Espresso (p. 49). Da un certo punto di vista va bene sul serio, almeno per qualche anno nessun idiota economista riproporrà a idioti politici il credo liberista in una qualunque delle sue versioni. D'altro canto questa nemesi sta costando al pianeta svariate centinaia di miliardi di dolllari e come al solito non sento neanche un accenno di lamento per tutto ciò che si sarebbe potuto fare con quel denaro. Piuttosto ho sentito, ieri sera alla 7, l'ex-senatore Massimo Teodori affermare che il comportamento dell'amministrazione Bush dimostra la flessibilità e capacità di reagire alle crisi degli americani - sapete, la faccenda della nazionalizzazione da parte di un pugno di ultraliberisti irriducibili di tre colossi finanziari assortiti sull'orlo del fallimento grazie alle bizze del mercato... È meraviglioso come si riescano a trasformare decenni di comportamenti irresponsabili in un momento di gloria: basta porre l'accento sulla conclusione, che non è questione di flessibilità ma di sopravvivenza, e dimenticare di dire che a quella conclusione si è giunti per una spirale di errori, stupidità e rapacità predatrice che credo non trovi eguali nella storia!

1 commento:

  1. sono assolutamente daccordo con te... si pone l'attenzione su ciò che è stato fatto per fronteggiare la situazione quando sarebbe stato meglio avere un pò di lungimiranza per prevenirla...!

    Un bacio, Zoe

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