Ma bene, ma bene
Paul Samuelson, Nobel per l'Economia 1970, «è convinto che la crisi finanziaria in corso sia stata causata da "una folle catena di ingenuità e abusi di potere, grazie a ingegnerie finanziarie di cui nessuno conosce bene il funzionamento, nemmeno quelli che le hanno create e adottate"», ci dicono Pedemonte e Pontoniere sull'ultimo
Espresso (p. 49). Da un certo punto di vista va bene sul serio, almeno per qualche anno nessun idiota economista riproporrà a idioti politici il credo liberista in una qualunque delle sue versioni. D'altro canto questa nemesi sta costando al pianeta svariate centinaia di miliardi di dolllari e come al solito non sento neanche un accenno di lamento per tutto ciò che si sarebbe potuto fare con quel denaro. Piuttosto ho sentito, ieri sera alla 7, l'ex-senatore Massimo Teodori affermare che il comportamento dell'amministrazione Bush dimostra la flessibilità e capacità di reagire alle crisi degli americani - sapete, la faccenda della nazionalizzazione da parte di un pugno di ultraliberisti irriducibili di tre colossi finanziari assortiti sull'orlo del fallimento grazie alle bizze del mercato... È meraviglioso come si riescano a trasformare decenni di comportamenti irresponsabili in un momento di gloria: basta porre l'accento sulla conclusione, che non è questione di flessibilità ma di sopravvivenza, e dimenticare di dire che a quella conclusione si è giunti per una spirale di errori, stupidità e rapacità predatrice che credo non trovi eguali nella storia!
sono assolutamente daccordo con te... si pone l'attenzione su ciò che è stato fatto per fronteggiare la situazione quando sarebbe stato meglio avere un pò di lungimiranza per prevenirla...!
RispondiEliminaUn bacio, Zoe