venerdì 26 dicembre 2008

La marcia dei pinguiniPrima di tutto vorrei ringraziare chi di competenza per non essere nato pinguino imperatore! Capisco che questa storia si può interpretare come un inno alla Vita indomita e incurante delle difficoltà contro le quali si erge, ma qui si esagera, poveri cuccioli! Mesi di fila senza mangiare, in piedi contro tormente feroci e con un uovo in equilibrio precario sui piedi: mi sembra ci siano gli estremi per una condanna per crudeltà mentale Al di là della peculiarità della routine vitale degli splendidi animali - che ricordano uno scaldabagno, ma molto più dignitoso - il documentario è notevole, non solo per l'interesse etologico, ma anche per le mire estetiche: attenzione al particolare, montaggio e colonna sonora si compongono in un'opera piacevole e magnetica. Divertente come sempre Fiorello, stavolta nella veste di narratore, anche se l'antropomorfizzazione degli animali mi lascia sempre più perplesso e insofferente.

1 commento:

  1. Sulla capacità di adattamento alle avverse condizioni ambientali, per quanto estreme, ci sarebbe da estendere alla umana progenie e spiegarci come mai non siamo in piazza con torce e forconi a cambiare governo...

    RispondiElimina