giovedì 18 dicembre 2008

Sirena - G. B. Sartorio
Ci sono andato ieri, per essere precisi, ma ultimamente non riesco a tenere il mio ritmo Bella mostra, e ammetterlo mi costa visto che l'ha curata Sgarbi, ma bisogna essere onesti. Mostra equilibrata, piacevole da seguire e soprattutto ospitata da un palazzo splendido, il Baldeschi a Corso Vannucci, il cui piano nobile costituisce un bonus di grande valore. Bello seguire i passi di due grandi collezionisti - figure che amo particolarmente perché evidenze del Beruf, della chiamata a dare a vedere il proprio demone - il cui particolare spirito è ben esemplificato dalle frasi poste nelle sale e da molte citazioni dell'audioguida fin troppo esaustiva. Ho avuto il piacere - pregi dell'età *grin* - di reincontrare vecchi amici, Ritratto della madre - U. Boccionicome la Sirena qui sopra, già incrociata a una mostra sul Futurismo a Roma, tempo fa. Mostra dove però non c'era un altro pezzo pregevole, il Ritratto della madre di Boccioni. E poi nuovi incontri, per un prossimo futuro di familiarità: una splendida Natura morta di Cézanne, che non è tra i miei preferiti, ma stavolta era strabiliante, come anche un'altra Natura morta, stavolta con pipa e di De Pisis, penso il pezzo migliore dell'esposizione; un Temporale estivo (non giuro sul titolo) di Braque di rara delicatezza; un nudo Allo specchio di Grosso magistrale, infinitamente Belle Epoque. Chiudo con un nuovo brivido dell'amico Vincent, che raramente manca di portarmi le lacrime agli occhi. Senz'altro da vedere, e magari anche da rivedere. Tra l'altro i giornalisti qui sono di casa, perfino quelli solo blogger
Casa ad Auvers - V. van Gogh

Nessun commento:

Posta un commento