domenica 4 ottobre 2009

Gattocomunisti - Vauro
La maglietta era finita, anzi è proprio esaurita *lol* Da sociologo marcio, farabutto e gattocomunista trasformo questo fatto anodino in indicatore e vi leggo la sorpresa - una bella sorpresa! - del Manifesto alla risposta della famosa "ggente" al bisogno di manifestare, nel senso forte di dare a vedere, rivelare agli altri. E il fatto che ci si manifesti gattocomunisti mi sembra fantastico, il segno di una parte politica - che non chiamerei più sinistra, per quanto mi dolga, perché è un termine fuorviante e obsoleto - una parte politica, dicevo, che si emancipa dagli schemi suoi e altrui e riscopre la forza dell'ironia e del riso e, forse, auspicabilmente, apre gli occhi a nuovi ideali, nuove scale di valore. In piazza ieri, a quella splendida farsa, c'erano molti giovani, per fortuna. Uno persino un mio studente arrivato da Perugia. Ci siamo detti che ci sarebbero stati modi migliori di passare un sabato pomeriggio, ma anche che dal nostro punto di vista non c'erano alternative. E riconosco di essere un po' stanco, a dover scendere di nuovo in piazza come ai tempi del liceo, perché l'allarme continua e anzi peggiora, perché ciò che dovrebbe essere ormai scontato, presupposto della vita civile, è a rischio e pare che a molti non interessi... C'era un bellissimo striscione, con una frase di Gramsci che non posso non sottoscrivere:

Odio gli indifferenti!

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