domenica 22 aprile 2012



In un romanzo di Stephen King, uno dei protagonisti, parlando del suo ruolo, affermava: "Big chair, big responsibilities." E' un peccato che i politici in genere sembrino non leggere neanche King, perché forse si renderebbero conto di quanto siano squalificanti e misere le scuse che adducono per i loro fallimenti. Quand'anche fosse vero che non hanno alcuna colpa - e crederlo è arduo, a meno di non avere difficoltà cognitive - parte significativa del loro ruolo, del potere e dei privilegi che ne derivano, sta proprio nell'accollarsi la responsabilità, nel prestare il loro viso al destino cinico e baro o agli attori e processi che col loro agire li hanno ridicolizzati e sconfitti. E' impensabile che nazioni con un minimo residuo di coscienza civile accettino senza reagire ritornelli osceni come "non ne sapevo nulla", "è colpa dei mercati" o della congiuntura o dei vari complotti che il mondo non cessa di ordire ai danni di tante persone di specchiata virtù... Vorrei tanto qualcuno capace almeno di dire "sì, quei soldi li ho rubati perché da anni me lo lasciano fare e se lo meritano!" Potrei perfino votarlo.

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