domenica 9 ottobre 2005

Fine settimana denso di avvenimenti! Tutto è cominciato venerdì
Controstoria del liberalismoquando bel bello ho lasciato Roma con signora al seguito per andare a Città di Castello in occasione della presentazione del libro qui accanto. Presentazione organizzata da amici, cui hanno presenziato amici - tra cui numerosi supporters di questo blog insomma un'occasione sociale di grande interesse culminata in una splendida cena e nella movida tifernate. Già così il weekend sarebbe stato salvo e invece... Sabato pioggia battente, ma impavidi si affrontano le collezioni di Burri in forza alla ridente (in altri momenti) cittadina. Lunghi momenti di commozione per un artista finalmente astratto ma non intellettuale, che usa la iuta dei sacchi e gli altri elementi della sua "tavolozza" non perché rimandino a chissà che, ma per la vibrazione estetica che emanano. Il legno, la pietra, il ferro,
Legnofino alla plastica bruciata usando il cannello ossiacetilenico come un pennello e alla materia nuda dei Cretti: una lingua pittorica che prescinde dagli strumenti tradizionali e riesce comunque a trasmettere emozione, a portare altrove. Non paghi, dalle sale di palazzo Albizzini ci siamo traslati (sempre sotto la pioggia battente) agli ex Seccatoi del tabacco, luoghi metafisici dove hanno trovato sosta temporanea i Viaggi dell'artista. Temporanea in senso figurato, dato che la collezione è fissa e gli spazi le si adeguano a pennello. È che sono opere che danno l'idea di un lungo peregrinare, in un'aria sempre più rarefatta, in una rinuncia sempre più ascetica all'artificio e all'effetto.

Orsanmichele ai Seccatoi

Annottarsi, Nero e Oro sono esiti mistici di una cerca protratta per una vita attraverso i regni della materia e del dialogo con essa. L'ultima sfumatura, un affiorare...
E poi altri duecento km e il lago di Bolsena, sempre sotto la pioggia, in odore di vendemmia. Quando si dice esagerare! E siamo a stamattina, sole e tramontana non ancora gelida  I lavori del weekend proseguono per buone quattr'ore di mazzo per i ridenti colli capodimontani, una breve sosta e due ore di code assortite per rientrare al campo base, cioè qui! E giuro che, per quanto ami la Terra, se mi offrissero la possibilità di andare a colonizzare un qualche sercio nello spazio quasi quasi ci andrei, per quanto sono stupidi gli esponenti della razza umana con cui ho a che fare sempre più spesso Delle ore di fila, buona parte era dovuta a idioti che volevano assistere a un tuffo di bungee jumping da una gru e ad altri idioti, ancora più idioti se possibile, che sull'autostrada hanno creato quasi 5 km di fila per dare un'occhiata a un rinfresco all'aperto offerto da un mobilificio... Le parole, in certi casi, servono a poco *sigh*

1 commento:

  1. Adesso basta, appena ci vediamo metto le mani sul codice html del suo blog e risolvo i problemi dell'impostazione....

    RispondiElimina