giovedì 29 dicembre 2005

King Kong
Ho qualche difficoltà... Potrei sprecare gli aggettivi e per parecchi di loro non farei un soldo di danno, stupirmi di nuovo agli incredibili risultati che il buon Peter Jackson riesce a ottenere con le nuove tecnologie di simulazione digitale, citare lo sguardo incredibilmente umano di Kong e quel qualcosa che lo fa assomigliare a Gollum - e non è soltanto la maestria di Andy Serkis, quanto probabilmente la pietà che non possiamo fare a meno di provare per tutte le creature sventurate che in un modo o nell'altro finiscono per aver a che fare con noi umani. Sì, potrei e magari in un altro pomeriggio lo farei senza alcun rimorso. Oggi però, per un motivo o per l'altro, non riesco ad esimermi dal ritenere il buon Jackson vittima di stordimento da effetti speciali e di verbosità eccessiva. Avrà anche confezionato un omaggio da cinefilo agli anni '30 - e le sequenze d'apertura del film, fino al naufragio sull'isola, sono veramente stupende - ma nel frattempo ha perso ogni senso del ritmo narrativo e quando comincia a giocare con i dinosauri fa l'effetto di un bimbo smarrito in un immenso parco divertimenti. Un'isola sulla quale tutto - dalle formiche alle oloturie - ha denti impressionanti e vocazione omicida e dove lo slancio accattivante della traversata si incaglia al pari della Venture. Tutti i metadiscorsi elaborabili su un simbolismo di potenza archetipica vanno bene, ma un quarto d'ora di fuga di dinosauri senza alcuna ragion d'essere è un po' troppo anche per un entusiasta, che alla fine riesce ancora ad apprezzare con sforzo la meraviglia di Kong sul ghiaccio e i suoi ultimi attimi di felicità, ma non può non notare la nottata di Naomi Watts a spalle nude sotto zero, pensando che vista la resistenza sarebbe stata veramente la compagna adatta per la Bestia
King Kong
This picture courtesy of 3D Strike

3 commenti:

  1. ... questa volta senza preoccuparmi affatto che venga o meno registrato... Sempre più incalzante in certi casi, come questo, mi domando: "Ma perché ci frequentiamo?"...

    Poi mi rispondo e lascio perdere i 'questi casi' che sono solo quisquiglie e pinzillacchere, ringraziando però la distanza e la non fluida continuità di comunicazione verbale. Viva gli sms che arrivano ma non arrivano, gli smiles che si possono inserire sorridenti ed ammiccanti anche quando labbra ed occhi non sono così atteggiati e le sopraciglia quasi si congiungono in un'espressione interrogativa.

    Ma non è importante ;-)

    :-* a domani

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  2. Il mondo è bello perché è vario, dicono ;o)))

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  3. Odio in modo viscerale i tirannosauri... di cui certe parti del mondo continuano a pullulare.

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