sabato 4 febbraio 2006

Le cronache di NarniaDall'aulico all'infimo. Credo di poter definire così adeguatamente la giornata odierna, in termini di consumo visuale Pomeriggio sfumato nella foresta di Narnia, per due ore e venti trascorse in un batter d'occhio e un rinfrescante tuffo in una fiaba vecchio stampo, dove il gioco dei simboli e della fantasia ha di gran lunga la meglio su ogni preoccupazione di trama razionale o di approfondimento psicologico dei personaggi. E un urrà per chi ancora osa permetterselo! Trovo piuttosto stimolante l'analisi junghiana del bel personaggio della Strega Bianca, Tilda Swinton, già infame arcangelo in Constantine: direi, con l'avventatezza del neofita, che si tratta di una proiezione dell'Anima, se non fosse che i suoi attributi stingono - perlomeno a pelle - in un'ipertrofia spirituale che mi lascia interdetto. È bianca, segno di purezza e astrazione spiritualizzante; in più è fredda e il suo potere più forte è quello di paralizzare, uomini e mondi. Detta così, in breve, sembra più la Ragione che non l'Anima... Vedi quanto è utile scrivere un blog? Oltre alla sua androginia, che può esser vista come qualità asessuata del personaggio, questo spiega anche perché sia un leone a combatterla. Certo, lasciare poi l'esercito in mano a degli umani occidentali non sembra una grossa idea, ma perlomeno sono giovani (la più simpatica proprio una bimba!). Anyway, la serata si
Troy/McNamaraè mossa su tutt'altro binario, con una sconvolgente rimessa in paro sulla terza serie di Nip/Tuck, che mi ha ammannito le recenti disgrazie del magnifico Christian Troy, a proposito di personaggi uno dei migliori che io abbia in visto in giro da anni a questa parte. Non dirò nulla che rischi di compromettere il gusto feroce di godersi la chiusa del quinto episodio (quando il Nostro è accusato di essere il Macellaio), mi limiterò a osservare che tutto quanto scritto finora sulla qualità dei rapporti umani negli States va elevato all'ennesima potenza: il comportamento degli "amici" e della ritrovata madre sconfina nell'osceno A proposito di quest'ultima, e della linea dell'accusa, non posso evitare rimandi agli strali di Hillman sull'onnipresenza della "superstizione parentale" in terra americana: il peggior modo concepibile di usare le dannabili volgarizzazioni psicanalitiche *sigh*

3 commenti:

  1. tip e tap - zic e zac - trip e trac..... appena mi passa commento sul serio... GiaNluC

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  2. Aldilà delle sue (giuste) considerazioni sociologiche, l'ultima puntata era una figata pazzesca. E a livello narrativo, con l'uscita di scena degli ultimi due sospetti (anzi tre, considerando che la biondina pornoregista dovrebbe essere ancora in carcere) lascia aperto il dilemma ? Chi è il MACELLAIO. Aspettiamo martedì. Ah, prof. se apre la posta di Splinder, troverà una spero gradita sorpresa.


    M.

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  3. La biondina veramente è già fuori, perché vede la trasmisssione tv su Christian da casa sua... Cmq non ce la vedo granché a violentare il partner *grin*

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