lunedì 3 settembre 2007

Sergio MancinelliCi sono cose che mi danno veramente sui nervi. Una in particolare è quando la logica (?) di mercato che già condiziona più che abbastanza la mia vita arriva a corrodere i pochi punti fermi che pensavo di aver trovato nel desolante panorama dell'attualità. Può forse sembrare esagerato, ma quando è da sempre che vivi a suon di musica - una certa musica, naturalmente - la certezza di avere qualcuno che la pensa come te e che sa regalarti qualche ora di eccellente ascolto, insegnandoti al contempo delle cosette che nonostante la miglior buona volontà ti erano sfuggite, non è cosa da poco. Sto parlando, come gli aficionados potrebbero a questo punto aver intuito, di Area protetta, condotto da anni dal buon Sergio Mancinelli - qui accanto - tra i migliori, imho, dj italiani, programma cult al quale ho avuto il piacere di partecipare qualche tempo fa (tra l'altro, per chi proprio non ne potesse più del silenzio assordante le puntate sono su Emule, chiavi di ricerca Archivio Aforismatica Area Protetta ). Ora, per una svolta (?) nella direzione artistica, il suddetto programma è stato simpaticamente soppresso da Linus - il nuovo direttore artistico, non il fumetto - senza troppe spiegazioni né a Sergio, né alle centinaia di ascoltatori che hanno prontamente chiesto ragione dell'intelligente iniziativa. Radio Capital è diventata l'ennesima radio-uguale-a-tutte-le-altre della quale si sentiva senz'altro il bisogno. Questo in omaggio a logiche (?) aziendali che questo post spiega alla perfezione e che fanno sì che non ci sia verso di ascoltare qualcosa che non sia promosso a suon di bigliettoni dalle majors di turno, senza alcuna preoccupazione per la sua qualità. La standardizzazione procede sovrana, senza tenere in alcun conto il parere di molti utenti - un bel numero, come vedremo, e mooolto motivati - che non costituiscono evidentemente maggioranza, né target appetibile e dovranno quindi sentirsi la musica che amano per altre vie. Fin qui la triste cronaca, con pessime ricadute: Radio Capital è del Gruppo L'espresso e ci si poteva stupidamente aspettare un comportamento diverso, sia a monte con un'attenta salvaguardia di orientamenti diversi dal mainstream, sia a valle con un certo rispetto per le opinioni altrui. In effetti stupidamente, ma tant'è...
C'è però un aspetto positivo, uno di quegli effetti perversi che dirigenti giovanilisti e manager imbevuti di teorie organizzative difficilmente sanno immaginare: c'è la rete, ci sono i blog, c'è qualcosa che va al di là dell'economico e tocca la sfera della passione, della condivisione, delle affinità elettive. All'indomani del colpo di mano che ha sancito la fine di una delle poche radio ascoltabili italiane, dopo i primi momenti di stupore, la community che si era raccolta attorno ad Area protetta ha cominciato a organizzarsi anche lei. Ne do conto solo oggi perché il mio legame con Sergio e il suo programma era come un'amicizia di lunga data, non serviva che lo ascoltassi regolarmente, bastava sapere che c'era: oggi, insospettito dalla ripresa delle trasmissioni che ha scatenato in me sentimenti di vivace insurrezione, ho fatto una breve ricerca, scoprendo quanto qui sopra riassunto e altre cosette molto più piacevoli.
Qui su Splinder, ad esempio, un amico ha prontamente creato un blog di supporto e coordinamento al quale consiglio caldamente di far visita. Un altro ha aperto una petizione a favore di Area protetta a questo indirizzo, mentre Rockol ospita settimanalmente delle scalette di Sergio per continuare almeno ad avere qualche buona idea musicale, in attesa che qualcuno meno annebbiato gli restituisca voce e banda.
Non credo che Linus e compagni si aspettassero tanta passione e mi auguro sinceramente che qualcuno, in un futuro non troppo lontano, li tratti con la stessa professionalità e simpatia di cui hanno
dato prova in quest'occasione. Certo è che, nonostante lo scetticismo con cui guardo a livello teorico a molte manifestazioni del web, non posso che leggere questo processo con gioia. E' vero, parte da qualcosa di molto più caldo del semplice mezzo informatico - la radio, la voce, la musica e, soprattutto, la sensazione invisibile dell'unione quasi rituale che l'ascolto comune regala - ma lo strumento Internet consente oggi una flessibilità e una potenza di iniziativa che non possono non esser prese in considerazione e potrebbero, chissà, portare veramente a qualche divertente cambio di equilibri...
Area protetta

1 commento:

  1. Se è per quello hanno anche chiuso lo zoo di 105, una delle poche, anche se volgari e folli, voci libere di italia...

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