mercoledì 1 febbraio 2012

Sto leggendo un giallo, questo qui accanto. Niente di che, in effetti, narrativa d'evasione anche se l'inglese è piuttosto impegnativo, tanto per ricordare che la lingua è viva ed evolve e va tenuta sempre a bada :) C'è però un aspetto della cosa interessante, perfino inquietante a non volerla prendere a ridere: l'autore del libro è un personaggio della fiction, lo scrittore Richard Castle dell'omonima serie televisiva. Non sto dicendo che la serie si basa su questo romanzo, come per esempio in Bones. Dico che nella serie il personaggio scrive romanzi ispirati alla sua esperienza con la polizia di NY e questo è uno di quelli, in un rimando borgesiano a biblioteche transdimensionali e ad un intreccio destabilizzante tra realta e virtualità che dà da pensare (vedi Eugenio, non si finisce mai lol). Certo, è anche una furbissima strategia economica, ma l'idea in sé è geniale, perché talmente ricca di rimandi da non rimanere assolutamente nella semplice sfera economica, da causare una vertigine... Non c'è che dire, viviamo in tempi interessanti :D

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