venerdì 6 gennaio 2017

Assassin's Creed

Immagino che al mio gentile pubblico possa parere strano, ma in gioventù ho visto film che voi umani... Ho amici di lunga data che ancora mi rinfacciano La leggenda della fortezza di Suran, mentre il ricordo di Nessuna festa per la morte del cane di Satana di Fassbinder è indelebile. Tempo di cineclub e sale deserte, maratone di Truffaut al Farnese e altre esagerazioni degli anni verdi. Ti sei parecchio rincojonito, penserete. E in effetti... Però devo dire a mia discolpa che sconto probabilmente l'aver strafatto di cui sopra, che mi ha portato dall'altra parte del pendolo con anni interi di assenza dalle sale, e il cambiamento del mercato cinematografico con connessa evoluzione/mutazione della settima arte in generale. In termini di medium, devo riconoscere che i progressi tecnologici hanno un loro perché - come dicevo a proposito di Doctor Strange - e tendo quindi a privilegiare le pellicole - che termine antiquato! - dove abbondano gli effetti speciali. Anche perché sono di solito vicine ai miei gusti non mainstream, anche se come ormai si sa abbiamo vinto e la distinzione lascia il tempo che trova. In Assassin's Creed ci andiamo giù pesanti e le parti più videogame sono vertiginose: la fuga a Granada è incredibile, ti fa venir voglia di saltare in giro per sedie e pareti insieme a loro 😄 In più c'è questa cosa dell'ibrido assoluto che è filtrato anche nel mondo del cinema: delle ultime cose che ho visto, una veniva da una saga di narrativa, due da serie di fumetti e questa... da un videogame! Pare che Hollywood abbia direttamente abdicato all'idea di avere qualche idea originale e si limiti alla gestione del patrimonio che la vittoria del fantasy le ha consegnato.
 
Il che non vuol dire, ovviamente, che nessun altro crei o produca film "canonici" che varrebbe la pena di vedere. Vuol dire solo che prima o poi mi tornerà la voglia di vederli, probabilmente. Nel frattempo mi rieduco a tempi e ritmi da sala e alla totale immersività 3D, riflettendo sulle trasformazioni del senso comune relativo a questi spettacoli. E alle scintille di ironia che è possibile pescare anche in storie come questa, squisitamente action movie, dove i Templari non sono più interessati alla Mela dell'Eden, che permetterebbe loro di sopprimere il libero arbitrio dell'umanità e di rimuovere aggressività e violenza - programma del tutto moderno - perché tanto gli uomini hanno rinunciato all'autonomia di pensiero per conto loro e ora vogliono solo obbedire... Per il resto il cast è stellare, con Michael Fassbender e Marion Cotillard in pole, ma devo ammettere poco soddisfacente, soprattutto nelle parti ambientate nel presente. Credo sia una scelta di regia, sulla quale però ho serie riserve: tempi teatrali, enfasi eccessiva, il tutto assolutamente disallineato dal ritmo delle altre sequenze e difficilmente comprensibile. Resta comunque una possibilità di serata interessante.

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