lunedì 28 marzo 2005

Totalità e affidabilità mi annoiano. Qual è il carattere di chi immagina su queste linee? Timore, ansia, disperato bisogno di controllo nascosti in fondo alle pretese di scienza e logica. Qual è il fascino di un mondo privo di sfide, dove sorpresa e fallimento non sono più in agguato, dove nulla più cambia ed il rischio è scomparso? Prego per aver torto, per un cigno nero, per la tensione vitale dell'imprevedibile...

1 commento:

  1. Posso girare il dito nella piaga? Guardi un po' il successo della pubblicità... non fa che trasmettere sicurezza e "affidabilità"... Sono ormai in pochi a credere che il vero senso della vita lo si trova nell'imprevedibilità della stessa!

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