domenica 25 settembre 2005

Prima di tutto devo ringraziare Eleo per il gentile pensiero. La satira preventiva di Michele Serra è una delle poche fonti di riso in questi tempi grami e ho deciso perciò di metterne questo specifico esempio a disposizione: chi vuole aggiornarsi sulla papessa Samantha I può cliccare qui

Resta cmq un dato di fatto che il mestiere di satirista in Italia si fa sempre più difficile. Al cospetto di una classe politica che, nelle sue diverse modulazioni, ricopre ogni genere, dal grottesco al tragico con un particolare talento per il tragicomico e il farsesco, chi fa ridere di mestiere è in grande difficoltà. Che dire ad esempio di Tremonti "nuovo" ministro dell'Economia, istituzione chiave nella nostra cultura? E per di più rieletto con l'avallo di Fini che appena qualche mese fa ha fatto carte false per cacciarlo via? Per chi non ricordasse le mosse geniali del buon Treconti può esser interessante leggere il fondo di oggi di Eugenio Scalfari, in merito al quale non posso non dirmi anch'io ottocentesco, soprattutto per la stizza provata per le scuse al vecchio Camillo, da parte di esponenti della sinistra compreso Prodi, per un po' di contestazione (quella sì sacrosanta!) nei suoi confronti. Se, in conformità con il corso inaugurato dalla Chiesa verso il 900 d.C., gli alti gradi della Curia rivendicano di fatto una supremazia spirituale e temporale sulle istituzioni politiche, ci vorrà pure qualcuno che spieghi loro che l'abbassarsi a certe tematiche ha un costo in termini di autorità sacrale o no? Non puoi ammantarti di numinoso e pontificare sulla costituzionalità delle leggi di uno Stato di cui non fai parte senza rischiare che qualcuno ti tiri alcuni laici pomodori

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