domenica 18 settembre 2005

Un classico caso di disaccordo esistenziale col calendario Ieri era una giornata così, di quelle che devi divertirti per forza, sia che l'umore ci sia che non ci sia, un po' come Capodanno, anche se la Notte Bianca è decisamente meglio, forse perché è più recente... Anyway, diciamo che il tempo atmosferico ieri era d'accordo con me e così, con qualche amico, ci si è dedicati a una cenetta con buon vino (Vernaccia Hofstätter, per eventuali intenditori, 2004 :o) e poi
I marciapiedi di New Yorkun buon film. Non prima di aver assistito dalla terrazza - benedizioni del vivere in mansarda! - a uno splendido spettacolo di fuochi d'artificio, probabilmente a cura di Ikea, anche se non ne sono sicuro. Il caso di dire uno spettacolo, con la pioggia che si è concessa una mezz'ora di break ad hoc e fuochi mai visti. Perfino meglio del classico della notte di Ferragosto a Capodimonte (lago di Bolsena) Ora, visto che la sera prima ero inciampato in un filmetto italiano, piacevole ma un po' così, più o meno come al solito, sulla scorta dell'effetto di questo - che raccomando caldamente, per il cast promettente e la vivacità dei dialoghi e del montaggio - mi sono ritrovato a riflettere... In questo
Ogni volta che te ne vaic'erano delle battute che a un europeo non sarebbero mai venute in mente, che restituiscono un clima di rapporti personali terribile, deprimente e goffo, rigonfio di paura e di fragilità. Nel nostro, con il buon Fabio De Luigi e la spacciatrice di Carte d'Or Cecilia Dazzi, per quanto un po' troppo commediato, se mi si passa il neologismo, c'erano le lacrime e la carne dei rapporti primari, sorrisi e una paura meno paralizzante. Dovendo dire, mi sono reso conto - o forse farei meglio a dire ricordato! - che alle volte, dietro ai cliché e agli stereotipi, di cui il nostro cinema è tristemente colmo, c'è una realtà culturale  che potrebbe fornire spunti di rara bellezza a un occhio meno vignettistico e meno preoccupato di un botteghino fatto di cerebrolesi. Non a caso, Edward Burns, già citato tempo addietro, recita da attore anche in flim non suoi per potersi permettere di girare quelli che gli stanno a cuore, da lui anche scritti e prodotti. Gran bel tipo!

2 commenti:

  1. Dopo un anno passato a New York, che ha i suoi pregi come capitale e ricettacolo di tutta l'umanità, confermo che la DIFFERENZA tra 3000 anni di storia e cultura e una rapida evoluzione dagli alberi all'era tecnologica-militare si NOTA spesso confrontando USA ed ITALIA. (no per essere razzisti, eh)

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  2. mumble mumble...e io che ieri sera la immaginavo rapito da Andrea Pazienza. Ma da qui al 9 ottobre di tempo ce n'è..:o)

    Eleo.

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