lunedì 19 settembre 2005

È una dinamica che ormai ho capito: quando sono pressoché furibondo evito di venire a postare, perché le costrizioni di ruolo si fanno sentire e queste pagine, dopo tutto, restano pubbliche in una certa misura oltre la mia disponibilità. Poi si ricorre alla saggezza degli anni, le cose si rimettono in prospettiva e le ragioni della furia sembrano insignificanti e immeritevoli di disturbo. Però non è così. È sempre più il caso, in questo "secol superbo e sciocco" (come diceva Leopardi e oggi ribadisce Sabina Guzzanti, che ha chiamato così la sua casa di produzione ), di non lasciar correre, anche in nome di quegli ideali remoti di quand'ero piccolo e giovane, quando non avrei mai pensato di dover pensare quello che penso oggi, né di dover ascoltare un vecchio signore che, pur non avendo alcuna esperienza di un quotidiano in cui la gente ama, soffre e muore senza clamori, si permette di dettare - dall'alto di un magistero che non gliene dà alcun titolo, semmai dovrebbe farlo tacere, se ricordasse appena di cosa si tratta - agende e regole a uno Stato sovrano, democratico e laico, in cui ognuno ha diritto di vivere, amare e disporre della sua vita come meglio crede, senza preoccuparsi delle opinioni ipocrite di principi della Chiesa assortiti. E soprattutto senza dover soffrire a causa loro di discriminazioni di fatto e di diritto che suonano offensive a un orecchio un minimo critico. Il peggio, tuttavia, è il silenzio assordante della classe politica davanti a tali incursioni, la mancanza assoluta di dignità e senso dello Stato, che pare rimasto solo a quel pover'uomo benedetto di Ciampi, come dice Benigni. Il resto si genuflette, da miseri uomini piccoli quali sono, sepolcri imbiancati che per un pugno di voti e due poltrone si vendono ogni giorno. E non c'è neanche un qualche lenone che li costringa...

5 commenti:

  1. E'bene che il Cardinale spari le sue ultime cartucce, non vale la pena accanirsi col suo stampo medievale. Il peggio non è il silenzio della classe politica ma il suo meschino ritrattare, cambiare idea ad un solo cenno del capo del Cardinale o di chi per lui. Ad un certo punto il silenzio sarebbe auspicabile, visto e considerato che NESSUNO si esprime per sé ma per ciò che conviene. Comunque in questi giorni circolano vere perle di saggezza. Glie ne regalo un paio, le va?!?:o)



    Marcello Pera parla dell'Europa e della sua identita', oggi smarrita dal vecchio continente e addirittura all'Europa "sembra gravoso persino il concetto di rispetto". Non possiamo, sostiene Pera, metterci a livello di quelli che non ti fanno esporre un crocifisso, ti impediscono di girare con un Bibbia o ti incarcerano se ti sorprendono a pregare. "Io credo invece che dovremmo permettercelo. Credo anche che - ammonisce con forza il presidente del Senato - se non ce lo permettiamo, se non offriamo e chiediamo rispetto agli altri, la nostra crisi si aggravera'".


    dulcis in fundo:

    «Al Gay Pride di Milano hanno portato figli di coppie di lesbiche e culattoni. Però il buon Dio ci ha fatto uomini e donne. Che poi fanno quello che vogliono, ma giù le mani dai bambini»

    Roberto Calderoli, ministro delle Riforme, al raduno leghista di Venezia toccandosi l’orecchio. 18 settembre 2005



    Eleo;)

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  2. A dire il vero credo che il Prof. si riferisca a Casini che sta mettendo i piedi in due staffe; PEGGIO E' BONDI CHE SI FA RITRARRE CON LA FOTO DI MAZZINGER IN BASSO A DESTRA (non sapendo che in neurofisiologia è anche il posto peggiore per raccogliere consensi perchè è il punto di fuga visivo che attiva le aree del sospetto) !!! VARREBBE LA PENA DI RIPRENDERE TORCE, FORCONI E FOLLE INCOLTE ED INFEROCITE.

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  3. (Dito indice alzato): "verrà un giorno"

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  4. Prof...per stemperare un po' di buio (o forse per accentuarlo..non so..), dia una letta qua:o)


    http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=o&idCategory=4817&idContent=1114327


    Eleo.

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