sabato 8 aprile 2006

Screensaver The 4400
Dunque, dunque sebbene abbia già dedicato a questa serie qualche considerazione un tantino più impegnativa di quelle che affido a questo blog, trovo sia il caso di tornarci perché, a quanto vedo, gli sceneggiatori ne stanno costruendo la trama con un'operazione di bricolage più ardita del solito, anche se gli esiti per il momento mi lasciano perlomeno tiepido. La seconda serie, affidata a Rai 2 la domenica sera, mostra segni di accostamenti corsari che, come al solito, si intrecciano con gusti e altre quisquilie cui mi sto dedicando: il più lampante è l'intromissione nella prima puntata del grande HPL (Howard Phillips Lovecraft per i profani ) con i suoi Le montagne della follia e L'ombra fuori dal tempo, dei quali consiglio vivamente la lettura a chiunque capiti per queste vie. HPL col quale si sta avviando una sperimentazione di GDR che minaccia di venir su bene e che ho raramente incontrato in giro per la fiction. A parte questo, e a parte i soliti incroci come il bel tomo qui sopra attivo anche in Codice Matrix, è lampante il richiamo strutturale alle storie degli XMen, con tutto il loro seguito di sospetti, odi, stigmi e via discorrendo, nonché l'ispirazione anch'essa di fondo a un millenarismo nutrito di New Age, di ecologia profonda e di X-Files. Insomma un miscuglio piuttosto gradevole, ma che per il momento non supera in alcun modo il già visto. Ah, dimenticavo poi tutta la corrente dei viaggi nel tempo, con gli inossidabili paradossi di perturbazione o confusione tra causa ed effetto recentemente rivista - con tutt'altra classe - in Donnie Darko. Sarà interessante, almeno, vedere dove diavolo andranno a parare e cos'altro butteranno nel calderone. Maledetta curiosità

Nessun commento:

Posta un commento