sabato 3 giugno 2006

VolverDopo la buca perugina della settimana scorsa, sono infine riuscito ad andarmi a vedere Volver In linea col titolo, è un film di ritorni. Quello che mi ha colpito di più - mancandomi una serie di notizie da biografo: Almodovar mi piace, ma senza esagerare! - è quello allo stile dei primi tempi, sottolineato dalla presenza di Carmen Maura, rentrée di classe anche se il tempo non è stato particolarmente clemente. Un'atmosfera primaria, di vicinato, colori vivi ed energici, poco raffinati, un po' alla Fassbinder; una trama psicanalitica e matriarcale, dove l'uomo è chi possiede e chi stupra, anonimo, irrelato; in qualche misura onirica, dove gesti e situazioni che potrebbero avere ripercussioni del tutto diverse e drammatiche vengono vissuti con leggerezza, quasi con distrazione o, perfino, sollievo. Film, anche, giocato in massima parte sulla bravura e la bellezza di Penelope Cruz, a tratti splendida, quintessenza della femminilità venerata, con qualche eccesso, dal regista.

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