domenica 4 giugno 2006

X-Men Conflitto finaleViviamo in tempi spietati Dopo lo stillicidio dell'ultimo capitolo de La torre nera di Stephen King, rieccoci davanti a morti e cambiamenti tragici da cui la filosofia dell'happy ending ci salvaguardava da molto tempo. E per di più contenti di esserci Contenti di restarci male, quando una chiave di volta contro ogni previsione esplode in mille frammenti lasciandoci destabilizzati e irrequieti, quando l'amore non salva ed amore e morte si riscoprono affini, numinosi e potenti. Direte: che grandi temi per un pugno di fumetti sbattuti davanti alla videocamera! E direte male, con la solita spocchia italica per cui fumetto non è cultura e cinema americano è solo azione, sesso (sempre meno, tra l'altro *sigh & grin*) e cliché. Stavolta errore! Come dicevo altrove, dietro ai visi degli X-Men si nascondono mille variazioni del tema dell'Altro e mai come in questo episodio diversità, malattia e pregiudizio mostrano le sottili, resistenti connessioni che li legano in una stessa costellazione. Credo che l'idea di "curare" Icaro dalle sue splendide ali renda alla perfezione l'incapacità della ragione di incorporare perfino i miti che di lei stessa parlano, l'incapacità di vedere al di là dello stabilito, insulso, atteso e chi più ne ha più ne metta! E poi Wolverine come sempre è fantastico, Halle Berry-Ororo è una festa per gli occhi e Fenice... Beh, Fenice la si può solo guardare in silenzio, stavolta

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