mercoledì 9 agosto 2006

AliasAccidenti quante cose ci sarebbero da dire Difficile dare un ordine e pertanto devo scegliere così, sull'onda dell'emozione. E la prima cosa che mi viene in mente è: ma ti pare a te che le scene conclusive della quinta serie conclusiva di Alias devono accadere al Subasio??? Che per me, clerico errante, è sinonimo di file pazzesche per lavori, esami a Foligno e pioggia a ettolitri? Posso anche capire che per l'americano medio Mount Subasio faccia esotico - e questo mi ricorda uno splendido verso dei Jethro Tull: "Everybody is from somewhere / Even if you've never been there" - ma uno che è appena appena familiare con la sua configurazione a panettone come può non mettersi a ridere quando si ritrova gli agenti Sidney Bristow e Michael Vaughn intenti a inerpicarsi per pendii innevati, in piena tormenta, con uno sfondo irto di cime che neanche l'Himalaya? E quando la bella (si fa per dire, non mi è mai piaciuta ) Jennifer Garner si cala per un crepaccio degno diJennifer Garner in Alias Jules Verne e arriva in una specie di sgabuzzino di macelleria degno di Ed Wood, col ghiaccio fatto di gommapiuma con tanto di pieghe della fodera? Stenderei un velo pietoso sullo chalet sommerso nella neve a Siena per arrivare alla domanda centrale: ma Rambaldi c'era o ci faceva? E il fottutissimo Orizzonte a che sarebbe dovuto servire? Un veggente del Cinquecento, in odore di immortalità (c'è da riflettere sul fatto che ha reso i suoi servi immortali ma lui si è fatto tumulare zitto zitto in Mongolia... Non aveva trovato niente di più vicino, si vede *sigh*) che anticipa i migliori risultati della ricerca scientifica attuale e non sa farci niente di meglio che cose che distruggono l'universo mondo. A suo modo anche Alias costituisce un bell'esempio di immaginazione notturna e nemica del Progresso a tutti i costi, nonostante l'impiego sfrenato di tecnologie vere, verosimili o ridicole (tipo Balle spaziali, non so se ricordate ). Bah, tutto sommato mi mancherà questa pirotecnia di ca**ate e soprattutto mi mancherà il babbo di Sidney, Jack Bristow, detto Er tazzina per la vistosa recchia a sventola. Resta in ultimo da chiarire cosa passi per il cervello ai programmatori di Rai 2, che da due anni bruciano le stagioni di una serie che potremmo definire di culto in tempi e con modalità a dir poco suicide: sempre tra luglio e agosto, al ritmo di tre episodi per sera. Se i creatori della serie sono stati più volte strani, i responsabili del palinsesto Rai li hanno battuti senza nessuna difficoltà
Arvin Sloane in Alias
P.S. Povero Sloane, che fine atroce vivere per sempre sessanta metri sotto il suolo mongolo! Sembra quand'ero all'oratorio... neanche uno spettro per chiacchierar: azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me... *grin*

2 commenti:

  1. Si. Vabbè. Ma le foto della montagna quando arrivano?

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  2. Ora, non per dire, ma un tempo leggeva cose serie, vedeva cose serie. Ora, non per dire, ma solo il fatto che mi guardi Pieraccioni ed Alias e soprattutto sprechi neuroni per commentarli mi farebbe voglia di farla sottoporre a rieducazione forzata, con visione continuata di Fight Club, Arancia Meccanica, Apocalypse Now ecc. ecc...

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