domenica 18 febbraio 2007

Se mi lasci ti cancelloLa prima domanda è: come si può tradurre un titolo come Eternal Sunshine of the Spotless Mind con Se mi lasci ti cancello? Anche i non anglofoni si accorgeranno che c'è qualcosa che non quadra, fosse solo la lunghezza *sigh* Come dice un precedente recensore entusiasta, la frase è un verso di Alexander Pope - il papa Alessandro, come lo chiama Kirsten Dunst in una parentesi all'acido muriatico dedicata ai fruitori di libri di citazioni dallo sceneggiatore Charlie Kaufman (Essere John Malkovich, Adaptation) - che suona "infinita delizia della mente candida" e viene "magistralmente deturpato" dal distributore italiano, che continua a considerare il pubblico troppo stupido per andare a vedere film dal titolo complicato... Così l'industria cinematografica italiana ha il pubblico che si merita, mentre i cinefili non hanno l'industria che si meriterebbero. La seconda domanda è: perché qualcuno si ostina a dire che Jim Carrey non è un grande attore? Perché lo si continua ad etichettare soltanto come grande comico, quando arriva a interpretazioni come questa - per non parlare di The Truman Show o Man on the Moon - solo perché ha fatto Ace Ventura e Scemo più scemo? E Una settimana da Dio e Io, me & Irene, con una colonna sonora superlativa? E The Mask? Vabbè, lasciamo perdere, sennò mi stranisco Domande a parte, la risposta al film è, dopo un primo smarrimento, assolutamente positiva. Con un artificio narrativo non particolarmente complicato, Michel Gondry riesce a toccare dei tasti intimi che descrivono la struggente bellezza/tristezza dell'amore con un'intensità che mi era raramente capitato di provare. La lotta di Joey per non perdere dei momenti dimenticati, quotidiani eppure magici, intensi come solo la vita può essere, è poesia pura e l'invenzione di regia sempre all'altezza. Un inno a quanto dicevano gli Eurythmics, better to have lost in love than never to have loved at all. Peccato che di norma è troppo tardi quando lo si capisce. Quasi quasi lo è anche per i due sventurati del film: lei è la notevolissima Kate Winslet, anche per la quale urge rimuovere lo stigma del Titanic che però in qualche modo... Direi che è meglio vedere quel che succede di persona, però!
Eternal Sunshine of the Spotless Mind

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