sabato 22 marzo 2008

Blood Diamond - Diamanti di sangueMa bene! Mi sto trasformando in un fan di Leo, non c'è che dire e credo di averne tutte le ragioni! Eccolo di nuovo - si fa per dire, ritardo cosmico nella visione, stavolta *sigh* - nei panni di un discreto SoB rhodesiano ex-soldato, mercenario, contrabbandiere di diamanti e chi più ne ha si accomodi, che si trova, volente o nolente, trascinato in una Bildung cinematografica di notevole intensità, a riprova che un action movie non dev'essere necessariamente privo di ogni contenuto, ma si può tentare una miscela intrigante. Come questa. Azione, poco sesso ma grande magnetismo con la bella Jennifer Connelly, molto materiale su cui riflettere. O del quale venire semplicemente a conoscenza, che in questo tempo di rara ignoranza è già un bel passo avanti. C'è anche un livello immaginal-simbolico di notevole interesse, perché com'è facile intuire la posta in gioco è costituita da diamanti, pietre di enorme fascino dovuto alle peculiari caratteristiche fisiche ed estetiche: purezza, durezza, trasparenza... Potrebbero definirsi ragione fatta pietra e come tale inumana... e affascinante. A parte queste quote speculative rarefatte, i diamanti sono protagonisti di una storia contraddittoriale (e anche la contraddittorialità umana è tematizzata e affrontata con classe nel film): pegno del desiderio e promesse di amore eterno costruite a tavolino da scaltri industriali pronti alla conquista di un mercato di massa reso accessibile per la prima volta dalle nuove tecnologie estrattive (il famoso slogan "Un diamante è per sempre" è del 1947), il suo costo viene mantenuto altissimo attraverso un'attenta politica di offerta, che spinge i gestori del cartello a far incetta di ogni esemplare grezzo. Lo sanno bene rivoluzionari e banditi di ogni sorta che su questo commercio costruiscono fortune e inferni, riducendo in schiavitù migliaia di malcapitati e alimentando la guerriglia con bambini plagiati a suon di slogan e stupefacenti in mostri sanguinari.
Una scena di Blood Diamond
All'uscita del film, la De Beers - che chissà perché si è sentita chiamata in causa - ha speso qualcosa come 12 milioni di dollari per acquistare spazi pubblicitari in cui ha informato popolo e paese che Blood Diamond è una storia vecchia, alla quale è stato posto rimedio. Circostanza chiarita anche al termine della pellicola, in cui si dà notizia del Kimberley Process che dal 2003 dovrebbe impedire traffici simili a quelli descritti. Sembra che Edward Zwick e Leo da una parte, lo stesso cartello dei trafficanti in diamanti dall'altra non ci credano granché...

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